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martedì 29 ottobre 2013

Bacche di Rosa Canina. Ricchezza e bellezza...

Potevo trovarmi in montagna, nei boschi, fin verso i 1500 metri di altitudine, a raccogliere le bacche di Rosa Canina... E invece no! Mi trovavo sul mio terrazzo a Torino, quasi centro città.
Sono maturati prima, qui da me, ma in montagna li trovate ancora per buona parte dell'Inverno, anche in campagna, sono piante spontanee... Una bella giornata di sole, un bel cestino, dei guanti per non pungersi e la scusa per una passeggiata meditativa col cane.
I falsi frutti di Rosa Canina, detti anche Cinorrodi, sono un vero scrigno prezioso che la Natura ci dona. Sono così ricchi di vitamina C da superare i Limoni e le Arance di gran lunga! Vitamine quindi ma anche bioflavonoidi, che insieme favoriscono l'assorbimento di calcio e ferro nell'intestino. 
Colesterolo equilibrato, antiossidante e protezione contro le malattie da raffreddamento, rafforzamento del sistema immunitario, protegge dalle infezioni virali, lenisce i dolori da artrite e reumatismi, anti-infiammatorio, migliora le funzioni renali, rallenta il decorso delle malattie oncologiche, aiuta l'assorbimento dell'acido folico e quindi favorisce la risposta antistaminica... Ma possiamo desiderare di più?
E allora prepariamoci un bell'infuso!
È molto semplice... Dopo aver raccolto le bacche, le si sciacqua sotto acqua fresca per togliere residui di polvere. Una volta asciugate si fanno essiccare, anche vicino al termosifone o al sole in luogo asciutto.
Poi basta riporle in barattoli di vetro pronte all'uso.
Per preparare una tazza di infuso, la dose è un cucchiaio di bacche essiccate. Si tritano in un pestello oppure nel tritatutto ma giusto per sminuzzarle un po'. Si porta l'acqua a ebollizione e poi si versa nella tazza con dentro la dose di bacche triturate. Si lascia in infusione per 5/10 minuti e poi si filtra.
Dolcificare a piacere, meglio se con miele o stevia!
Se ne possono consumare anche tre tazze al giorno, a seconda dell'esigenza.
Se non si ha la possibilità di raccoglierle personalmente, si trovano anche in erboristeria...
Un vero toccasana!
Ma ce lo vogliamo concedere anche un bel bagno tonificante?
È la stagione giusta, la giornata nebbiosetta fuori e noi immersi nell'acqua fumante a goderci i regali di questa stagione bellissima.
Bisogna fare un decotto coi frutti freschi, li si taglia in due e si fanno bollire in acqua.
La dose è una manciata in mezzo litro d'acqua circa. Lo si fa raffreddare, si filtra e si aggiungono 2 cucchiai di bicarbonato e due di sale grosso. Ora basta aggiungerlo all'acqua calda della vasca da bagno.
Questo decotto non va bevuto perché i peli e i semi contenuti nelle bacche non sono gradevoli e un minimo urticanti...
La tisana è particolarmente indicata per chi è di cattivo umore, scoraggiato e depresso.
Dona equilibrio, nuovo slancio, coraggio e nuovi stimoli per affrontare la vita.
Avevamo già parlato delle benefiche vibrazioni del fiore di Rosa Canina qui.

Ancora una volta GRAZIE Madre Natura!
Flora

giovedì 24 ottobre 2013

Cadono le foglie in cucina... decoro a stampo

Ecco, ci siamo! Il primo utilizzo delle mie preziosissime foglie essiccate!
Nella foto sopra vedrete le tre foglie che ho utilizzato per realizzare questa fascia decorativa fra la parete e il soffitto della mia cucina. Le tre foglie della foto sopra sono come erano a fine utilizzo...
La tecnica è semplicissima. Non dovete fare altro che impregnare la foglia con del colore, io ho usato le classiche tempere per pittura. 
Una volta scelto e preparato il colore, si tampona la foglia con una spugnetta imbevuta di colore e un po' strizzata (questa operazione l'ho fatta su un cartoncino rigido). La foglia non deve colare, deve essere appena bagnata, altrimenti le venature della foglia si impastano e non risulteranno nello stampo sulla parete.
Poi, ci armiamo di scala, secchiello con un po' di tempera, e cartoncino con spugnetta. Io ero un po' scomoda, se avete una scala con ripianetto di appoggio all'ultimo piano è meglio! Mi ero legata a tracolla il secchiello e il ripiano, ero davvero ridicola!
Ora appoggiate la foglia impregnata sulla parete e premete delicatamente con l'altra mano. Conviene prima fare delle prove su dei fogli di carta in modo da calibrare la giusta quantità di colore sulla foglia.
Quando avrete raggiunto una certa sicurezza potrete passare alla parete.


Io ho scelto di ottenere questa fascia con le foglie un po' sparse. Mi piaceva l'idea delle foglie che svolazzano libere..
Però se volete potete fare una fascia regolare, con foglie equidistanti, liberate la fantasia e liberate le foglie! Non fate caso alle imperfezioni, gli stampi saranno belli proprio perché irregolari!
Ho scelto questo verde pallido e delicato, ma di tanto in tanto mi scappava una foglia rossa ribelle... Voleva abbinarsi bene coi mobili della cucina dello stesso rosso, e mica potevo frenarla!

E voleva abbinarsi anche a questa lampadina rossa...
Ma già che siamo qua vi suggerisco un'altra idea, per realizzare un lampadario molto semplice ma molto d'effetto. Dei semplici cavi che partono dal soffitto e scendono ad altezze diverse, a cui vengono avvitate lampadine tutte diverse, di forme e di colori!
Le vedete qui in due cucine diverse. Come avevo già raccontato, ho cambiato casa parecchie volte...

Buon divertimento e scrivetemi se servono altre istruzioni!
Alla prossima idea creativa utilizzando le foglie!
Flora

martedì 22 ottobre 2013

Fioriture e colori di Ottobre

 Fuchsie, Partenocissus, Anemone Giapponese, Sedum Sieboldi, Echeveria. a dx. Azalea, capelvenere, Aster

Mi piace pensare che ci siano fioriture tutto l'anno... Che non ci siano stagioni senza fiori, e che ogni mese porti con sè un nuovo sbocciare. Vediamo se riuscirò a trovare fiori anche durante il prossimo Inverno. Bella sfida eh?

Qualche consiglio per chi si accinge a fotografare fiori e piante in questo periodo.
Non c'è bisogno di avere giornate di sole, anzi! Soprattutto con i colori dell'Autunno, la luce migliore è quella diffusa del cielo nuvoloso. Senza luci e ombre decise, i colori sono ancora più vividi e fiammanti.
Una leggera sovraesposizione e sembrerà tutto molto luminoso!
Se la giornata è soleggiata, meglio trovarsi in controluce e sovraesporre anche in quel caso.

a sx. Felicia Amelloides, Ortensia. a dx. Cyclamen Persicum, Capelvenere, Aster, Elicriso, Falso gelsomino, Glicine, Azalea.

Erica Carnea

a sx. Foglie di Fico, a dx. uno scorcio sul mio terrazzo.
In questo periodo le annaffiature diminuiscono parecchio. Giusto ciò che serve perché i fiori continuino a deliziarci. Però occhio! Un po' di acqua in più ed è subito marciume, perciò facciamo attenzione al terriccio, che non sia troppo umido. Si vedono comparire delle colonie di afidi anche in questa stagione... ma io li guardo con tenerezza, so che presto se ne andranno perché le piante hanno meno nutrimento per loro. 
È un periodo di potature, ma io preferisco rimandarle alla Primavera, perché stimolerei le piante a fare nuove cacciate, e poi così posso vedere i risultati nella stagione di rinascita, e non aspettare dei mesi per capire se ho fatto bene il mio lavoro.

Acer Palmatum in versione colpito dalla grandine in Agosto. E Anemone Giapponese.

Ci rivediamo con la carrellata delle fioriture di Novembre...
A presto!
Flora
Anemone Hupehensis "praecox" e Partenocissus.

domenica 20 ottobre 2013

Facciamo essiccare le Foglie

Una raccolta fatta l'anno scorso, e ora una busta piena di tesori da ammirare, ma anche da utilizzare!
foglia oblato-lanceolata e dentata di BAGOLARO
La natura ci offre così tante cose da conservare, e le foglie si prestano benissimo. Basta raccoglierle in Autunno, quando i colori sono alla massima vividezza, lasciarle asciugare se sono umide e poi pressarle in mezzo a dei giornali tenendole per qualche mese col peso dei libri, in piano.
Seguiteci anche nei prossimi mesi, realizzeremo delle decorazioni per la casa proprio con le foglie essiccate.
Ora però soffermiamoci semplicemente ad ammirarle e a riconoscerne la provenienza... Io adoro imparare i nomi delle piante e cercare di riconoscerne le foglie anche quando non sono più parte dell'albero.
Flora
 ancora BAGOLARO, elegantissima...

foglia palmato-lobata di LIQUIDAMBAR
LIQUIDAMBAR e a destra foglia flabellata di GINKGO BILOBA

lunedì 14 ottobre 2013

Martina, 15 anni di amore puro.

nata a Varisella,  il 1 Agosto 1998
un mese di vita e già modella...
Un mese fa, dopo 15 anni con me, la mia gatta Martina lasciava questa dimensione e accedeva al paradiso dei gatti :-)
Dopo aver assolto al suo compito di accompagnarmi e farmi crescere... con agguati, zampate e morsetti, miagolii insistenti, rappresaglie di notte e occupazione del tavolo apparecchiato...
Ma anche con una dolcezza infinita, facendomi da specchio, tanta compagnia, allegria e risate, saggi insegnamenti...
Le dedico questo album di ricordi, da condividere con voi. Perchè ci sono tanti cuori di gattofili come me...
Che pensano che senza gatti la vita è senza peli sulle maglie, con notti senza interruzioni, qualche spesa in meno, nessuna preoccupazione per le ferie... 
Ma alla fine, senza gatti proprio non si può!
Posso solo dire una cosa a questo angelo meraviglioso
GRAZIE!
Flora
l'unica foto da adolescente, ma guarda che aria da peste...

sulla pergola di vite

gatto vero... i souvenir non ci mancavano...
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sabato 12 ottobre 2013

BIANCO, fascino antico

Il bianco corredo della nonna ha il fascino antico e allo stesso tempo contemporaneo, delle cose di una volta che durano per sempre adattandosi con arte a ogni epoca.
Il candido cotone e il lino arricchiti di smerli e pizzi, evocano atmosfere bucoliche e profumi delicati.
Non passano mai di moda, ogni tanto fanno capolino dai cassetti, timidi ma decisi, tra i mille colori della biancheria dozzinale di ogni giorno. Lo so: il lino e il cotone (quello vero...) sono difficili da stirare e il bianco si sa, è bianco e dura un attimo, ma le nostre stanze brillano di una luce diversa quando tiriamo fuori tovaglie, lenzuola e asciugamani del "corredo buono".
Ci precipitano in un piccolo mondo antico, dove segretamente le amanti di tutto ciò che è country e shabby vorrebbero dimorare per sempre.
Se non avete avuto la fortuna di ricevere in dono o in eredità capi candidi e preziosi come questi, potete trovarne di molto belli a prezzi modici nei mercatini dell'antiquariato, una volta lavati e profumati torneranno a splendere di luce propria. Ricordatevi quando li riponete nei cassetti di mettere qualche sacchettino di lavanda essicata, in questo modo quando li utilizzerete la vostra casa verrà invasa dal suo profumo delicato e rilassante. 


Insomma: con il bianco non si sbaglia mai, si abbina con tutto, mettendo daccordo le appassionate dello stile provenzale con le appassionate del moderno minimal chic, passando per le eccentriche affezionate del multicolor anni '70.
Demetra

Grazie Demetra sai sempre trovare la giusta poesia nella semplicità! A proposito di lavaggi volevo aggiungere qualche consiglio per ottenere bucati bianchi nel rispetto della natura e del nostro benessere, come facevano le nostre nonne!
Come sbiancante aggiungi 1 cucchiaio da tavola di percarbonato al detersivo; è anche igienizzante già a  30° C. (Il percarbonato è uno sbiancante ecologico; da NON confondere con il perborato che è chimico e tossico. Se non trovi il percarbonato  in altro modo lo puoi acquistare facilmente in internet (marca “officina naturae” e “sonett”)
per smacchiare: pretratta le macchie con sapone di Marsiglia. In caso di macchie grasse: qualche goccia di detersivo liquido per piatti direttamente sulla macchia. Solo per capi bianchi!: applica sulla macchia del percarbonato diluito (a formare una pappetta tipo yogurt) e lascia agire circa 1 ora prima del lavaggio (non su capi delicati: lana, seta, pelle).
L'ammorbidente chimico è spesso causa di irritazioni ed è  il primo detergente che i dermatologi consigliano di non usare.·   Si può ottenere un'ottima azione ammorbidente usando aceto al posto dell' ammorbidente. Non rimane l’odore di aceto! ma solo il profumo del detersivo.
Versa 100 ml di aceto bianco nella vaschetta dell’ammorbidente: efficace sia come ammorbidente che come anticalcare. Meglio ancora una soluzione di acido citrico al 10% (100 ml di acqua e 10 g di acido citrico).
Artemide

giovedì 3 ottobre 2013

Stevia! dolce ma... sano!

Mettete insieme una "ragazza" con l'avversione allo zucchero e una pianta che arriva dal Paraguay pronta a salvarla dalla desolazione davanti allo scaffale dei biscotti al supermercato.
Una sono io, la solita Flora. E l'altra è la Stevia, mio nuovo mito, da me venerata come una rockstar!
La Stevia può sostituire lo zucchero e tutti i suoi danni (se volete saperne di più...) È fino a 20 volte più dolce quindi non c'è bisogno di coltivarne interi campi, per farne un uso domestico basta qualche pianta sul terrazzo, come ho fatto io, per la prima volta quest'anno.
300 volte più dolce della saccarina, non ha calorie, nè controindicazioni, anzi è terapeutica!
Come testimoniano le popolazioni del Paraguay, del Brasile e del Giappone, paesi in cui la si consuma da moltissimi anni. 
I diabetici la possono consumare tranquillamente, è un regolatore degli zuccheri nel sangue.
Regola l'ipertensione, la cattiva circolazione, è diuretica! Riduce l'ansietà per il cibo negli obesi, regola la stitichezza e non provoca carie.
Può essere consumata in foglie fresche, come fosse insalata (ma secondo me è bene mescolarla con altra insalata). La si può mettere in acqua bollente e farne degli infusi, oppure farla essiccare e usarla al posto dello zucchero. La grossa variante è nella quantità: un terzo di cucchiaino corrisponde a un intero cucchiaio di zucchero!
Se non vi piace la liquirizia astenetevi, questa è l'unica controindicazione, poiché il suo retrogusto è molto simile.
Ho trovato la pianta in vasetti in vendita, in un grosso garden center, la scorsa Primavera. Ma pare che ormai la si trovi un po' ovunque. Gradisce le alte temperature, quindi va riparata in Inverno. D'Estate in posizione soleggiata e possibilmente umida, così come nella sua terra natìa. Il terriccio deve essere leggero, se è compatto la crescita è stentata. La si propaga da seme, ma molto più facilmente da talea, basta interrare leggermente le cimette (solo pochi centimetri) liberate dalle foglie alla base.
La raccolta la si può fare recidendo i rami fino a pochi cm dalla terra, oppure defogliando la pianta per un 80%. Il periodo per fare questo è Settembre, o comunque quando la pianta è in fioritura.
I semi si raccolgono dai piccoli fiori bianchi quando sono essiccati sulla pianta.
Per essiccare le foglie io ho lavato i rametti recisi in acqua corrente e poi stesi bene all'aria su un panno fino ad essicazione completa. Poi con un mixer da cucina lo si riduce in polvere e si ripone in normali vasetti di vetro.
Non vedo l'ora di usarla per fare dei dolci, e finalmente mangiarli senza fare la mia solita lagna "è troppo dolceeee..." Vi farò sapere e sperimenterò qualche ricetta.
Se siete ancora scettici su questa pianta che ormai comincia ad essere nota, e finalmente se ne parla ormai sul web, da quando l'Unione Europea ne ha concesso la libertà di utilizzo (era stata boicottata con mille polemiche ma soprattutto interessi economici, ma tralascio questo aspetto...) potete trovare indicazioni di medici ed esperti in questa puntata di Geo&Geo, in cui troverete anche una ricetta per fare i muffins, e sfogliare questo sito.
Sarò dolce...
Flora