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giovedì 28 novembre 2013

Fioriture di Novembre

a sx. Crisantemo Coreano - a dx. Camellia Sasanqua
 Col naso appiccicato al vetro delle finestre queste mattine fresche di Novembre, mi godo le ultime fioriture dell'Autunno sul terrazzo.
Quella più sorprendente e che più rimanda alla Primavera, è la fioritura della Camellia Sasanqua.
 È una Camellia a fioritura invernale, in questo periodo a seconda delle zone climatiche la si può già trovare fiorita. Se ne trovano varietà in fiore ancora fino a Marzo, proprio quando la Camellia Japonica incomincia a fiorire in Primavera.

Camellia Sasanqua
Continua dallo scorso mese a deliziarci il Crisantemo Coreano, che quest'anno si è divertito a farmi uno scherzetto, lo svelerò al fondo...

Il Corbezzolo, Arbutus Unedo, in questo periodo dà il meglio di sé.
Il suoi frutti giungono a maturazione proprio mentre i fiori sbocciano in grappoli candidi. Quando piove cascano insieme frutti e fiori, un peccato... ma il tappeto che si forma ai piedi del vaso è una meraviglia.
Corbezzolo, Arbutus Unedo


Azalea, Capelvenere, Ciclamino

A sx. Crisantemo Coreano - a dx. Sedum Spureum Coccineum

Eccolo qui lo scherzetto del Crisantemo Coreano. Mai comprato in vita mia un fiore di colore giallo, e come mai mi ritrovo con questo bel bouquet di fiori gialli? Un seme portato dal vento? Un ritorno della pianta madre al suo colore originario? Francamente non lo so... da anni coltivo Crisantemi di questo tipo di colore rosa, però Torino è una città multietnica, probabilmente si tratta di integrazione anche qui sul terrazzo :-)
Crisantemo Coreano
Alle fioriture del prossimo mese...
Flora

martedì 26 novembre 2013

TNT, prepariamo le piante ad affrontare il gelo.

 Se avete una mongolfiera che passa per il vostro cielo, approfittatene, legate un filo che va da lei al vostro tnt (tessuto non tessuto) e magari se avete la Mole Antonelliana a portata assicurate il filo anche lì, così se c'è vento il tessuto non volerà via e potrete posizionarlo comodamente...
Ecco, anche oggi mi sono fatta il mio film :-)

In questa fredda ma assolata mattina mi decido a ricoverare le piante che potrebbero patire le basse temperature. L'Oleandro, alle nostre latitudini, esposto ai 4 venti del settimo piano, va proprio riparato!
E così se avete anche altre piante di tipo mediterraneo, come il Mirto, il Limone, (il Corbezzolo non lo copro perchè in fioritura) altri Agrumi, a parte il Calamondino che pare resista bene al gelo. Ma anche Dipladenie, Gardenie, Fuchsie...
Meglio evitare di utilizzare fogli di nylon perchè le piante respirano e si formerebbe della condensa. Questo tessuto traspirante, conosciuto anche come velo da sposa è l'ideale.
Lo si trova a metro, in confezioni di fogli ripiegati o a rotoli. Bisogna avvolgere la parte aerea della pianta, fino a coprirla tutta fino in basso, e poi raggruppare il tessuto intorno al tronco in modo da formare un sacco chiuso. Io utilizzo la puntatrice per fermarlo.
Di solito lascio poi scoperta la superficie del terriccio, magari la ricopro con delle foglie secche, ma bisogna poterla innaffiare di tanto in tanto durante l'Inverno.
L'ideale è poi sistemare i vasi così coperti, lungo una parete, meglio se assolata. Se li lasciassimo lungo la ringhiera sarebbero alla mercè delle intemperie.
Di solito non proteggo tutte le altre piante meno delicate, anzi, credo che una buona dose d'Inverno le porti alla giusta dormienza necessaria per un buon risveglio. E anche l'esposizione alla pioggia e alla neve sarà di giovamento per loro (meglio eliminare i sottovasi d'Inverno però perchè la pianta non vegeta e non beve, pericolo ristagni!)
L'anno scorso spostai alcuni vasi sul pianerottolo, ma l'esito non fu per me positivo. Il mio al settimo piano è troppo caldo e consideriamo anche la luce elettrica, accesa per tutta la notte. Insomma, le piante mi guardavano e dicevano: hey ma l'Inverno quando arriva? E difatti sono arrivate alla Primavera stanche per il continuo vegetare...
Come sempre i consigli da manuale non sono mai sufficienti. Va sempre bene un minimo di informazione, ma soprattutto un po' di esperienza, sperimentare, a costo di qualche perdita, e soprattutto tenere conto delle varianti che ognuno si ritrova nell'ambiente in cui vive.

Affrettiamoci a usare il tnt quindi, al nord perlomeno, il gelo è già alle porte.
Flora


domenica 24 novembre 2013

In ascolto di noi, a Novembre.

Vorrei che tu tornassi piccina, 
così potrei tenerti fra le braccia 
e farti tutte le coccole che non hai avuto.
Vorrei che tutti questi anni di silenzio fra noi
fossero come quegli album da colorare, per riempire tutte le pagine.
Il mio Novembre per te, cuginetta.
Flora



Sono annoiata oggi... ho un certo rigetto... per testi... corpi... interlinee, filetti...

Scapperei a farmi una passeggiata sulla neve

Oppure prenderei con voi il the, sedute in una baita al tepore di una stufa con la neve che scende...
Minerva


L'aria si fa pungente ma la pioggia di novembre ha un fascino tutto suo, amo stare alla finestra a guardarla cadere goccia dopo goccia, sentirne il rumore, avvolta nel mio scialle di lana... oggi potrei andare in letargo,
ma chissà, forse domani Novembre ci sorprenderà ancora con una bella giornata di sole.
Demetra

Per me è il tempo di liberarsi dalle cose che non servono, disintossicarsi e prepararsi a rallentare i ritmi come ci insegna la natura. Mi piace progettare o ridefinire progetti già iniziati. È la mia attesa per ritrovare me stessa, raccogliere e ripulire le energie che mi serviranno per arrivare sfavillante alla prossima Primavera.
Artemide

mercoledì 20 novembre 2013

Giardini pensili, come piccoli quadri botanici...

Chiunque ama e capisce un giardino vi troverà dentro della gioia  
Proverbio cinese

La scorsa estate guardavo le mie fioriere appese al balcone e pensavo: come sarebbe bello se potessi portarmele in casa e godermele tutto l'anno... il mio appartamento ha solo porte finestre, zero davanzali e anche lo spazio è limitato, ma la mia creatività non va in vacanza e così ecco l'idea: un giardino pensile a misura di nido.
Sedum rubrontictum
Naturalmente non potevo non condividerla con voi, anche perché è davvero semplicissima da realizzare e sempre improntata al riciclo, occorrono: barattoli di latta, nastri o corda, piantine grasse una tavoletta di legno dello spessore di 1 cm circa o una vecchia cornice che potete verniciare con il colore che preferite. 
A sx, Opuntia - a dx, varietà di cactacee e succulente

 
Una l'ho realizzata incollando delle passamanerie a incrocio in modo da formare una rete, per essere utilizzata anche come organizer per tenere in evidenza ricette, fotografie, cartoline, appunti...
varietà di Cereus
Questi "quadri botanici" possono essere appesi alle pareti o semplicemente appoggiati su un mobile; le piante grasse sono poco esigenti e a prova di pollice verso (che per me è il contrario di pollice verde!...). Sistemiamole in un posto luminoso della casa, ma lontano da correnti d'aria, hanno bisogno di poca acqua, soprattutto nel periodo invernale aspettiamo che il terreno sia ben asciutto tra una innaffiatura e l'altra.
Demetra

A sx. Sedum rubrontictum - a dx. varietà di Ferocactus
Hey Demetra, qui pollici versi non ce ne sono! Il proverbio cinese invece è adatto, perché il giardino è nano, io e te di pezzatura piccola, e tutto quadra... quadro... appunto...
Ehm...
Volevo solo aggiungere dal basso del mio pollice, che il terriccio più adatto per le piante grasse e succulente, è un misto di sabbia e torba, ma lo si trova anche già pronto nei garden center.
Visto che queste piantine non tollerano il ristagno dell'acqua, conviene sistemarle in un contenitore a parte, per esempio la bottiglia di plastica tagliata (ricicliamo sempre...) forata sul fondo, e poi inserirla nelle latte del giardino pensile. In questo modo possiamo estrarle dalla latta per bagnarle. 
Speriamo che estrarle dalla latta non sia una lotta... ehm...
Flora


domenica 17 novembre 2013

Decorazioni, emozioni, colori... regalo di terre lontane.

Colori, luci e suoni è ciò che dei miei viaggi rimane indelebile nella memoria e questi scatti mi riportano a quelle fantastiche sensazioni. Sono ricordi di un viaggio estivo fatto in Turchia ma che non durano solo il tempo di una stagione. Non mi emozionano i grandi monumenti, le grandi opere bensì piccoli dettagli, oggetti di uso comune.


In questo scorcio della Cappadocia, un albero oramai secco e spoglio è stato rigenerato e addobbato con questi oggetti di vetro ed è ritornato in vita.


Si tratta di piccoli amuleti che riproducono l'Occhio di Allah incastonato su uno sfondo blu, il colore che, secondo la tradizione popolare turca, assorbe gli sguardi negativi e scaccia il male. 


La convinzione che l’occhio sia rivelatore del temperamento e del vissuto emotivo delle persone, è diffusa tanto quanto la persuasione che l’occhio rappresenti la manifestazione dei pensieri sia positivi che negativi. Sguardi negativi ritenuti capaci di generare effetti nefasti sulle persone e per neutralizzarli si fa ricorso agli amuleti.


Oltre che sugli alberi, si trovano ovunque, nelle case, nelle auto, indossati come monili, riprodotti nei tessuti e ogni bambino ne ha uno sotto gli abiti.



Ne ho acquistato uno e l'ho appeso in casa e perché non condividerlo con voi.  
Un po' di fortuna per me, un po' di fortuna per tutti!

Minerva



giovedì 14 novembre 2013

Bye bye Clorofilla... Salutiamo gli alberi in livrea dorata prima del sonno invernale!

Ci sono giornate in cui durante la pausa lavoro, indossati abiti sportivi, mi concedo una passeggiata al Valentino, il nostro parco cittadino più noto.
In Autunno il parco è ancora più invitante, ogni giorno una sfumatura nuova e inaspettata. Se poi le giornate sono terse come quella nelle foto, allora vi assicuro che fatico a rientrare in ufficio!
Ma lo confesso... se la giornata fosse uggiosa e fredda non mi sottrarrei a questa rilassante passeggiata e anzi la troverei ancora più suggestiva.
Se avete la fortuna di vivere o lavorare come me vicino a un parco, ve lo consiglio all'ora di pranzo... Tutto sommato alla digestione non fa neanche male!
Minerva
Storace Americano (Liquidambar styraciflua)

I colori dell'Autunno possono incendiare il cielo con infinite sfumature di giallo e rosso.
Minerva ha catturato in questi scatti un ricco arcobaleno di sfumature da contemplare. Ma i colori non sono l'unico dono di questa stagione: le foglie assumono nuove forme accartocciandosi su se stesse e i rami mossi dal vento ci regalano nuovi suoni e fruscii delicati...
Adoro passeggiare nei parchi in questo periodo. Prestare attenzione a questi piccoli dettagli e farmi trasportare lontano dal trambusto della città.
Adoro calspestare questi tappeti croccanti, mi sento come una bambina che gioca ad inseguirle contro il vento dispettoso, che le porta via e le deposita sui lati delle strade a mucchi...
Demetra
Ginkgo biloba 
Grazie dello spunto Minerva e Demetra!
In realtà questi toni infuocati esistono già nella foglia sin dall'Estate, ma sono semplicemente ricoperti da uno strato di colore verde.
Questo strato verde è la clorofilla, un pigmento chimico ottenuto dalla pianta tramite la fotosintesi. La luce del sole la stimola fino a ricoprire le foglie di un bel verde carico, e dà alla pianta la possibilità di nutrirsi.
Quando la luce comincia a scarseggiare la clorofilla viene prodotta sempre meno e le foglie perdono il loro strato verde. Pian piano riaffiorano questi toni di tinte calde che sono dati dal carotene e dall'antociano presenti nella foglie.
Un po' come grattare l'intonaco di una vecchia parete e scoprire che sotto esiste un bell'affresco insomma... 
Flora

Acer Palmatum e Ginkgo Biloba

Gli alberi. Sono i miei grandi maestri Zen. Immobili, ma sempre protagonisti con il loro essere in ogni stagione. In questo mese particolare sono d’ispirazione alla meditazione. Immagino la loro energia ritirarsi piano piano nel cuore della loro interiorità. 
Liberarsi di tutto ciò che non serve al loro sonno ristoratore, ma ringraziando della stagione passata con uno spettacolo di colori giallo dorati. Il respiro del vento farà il resto e finalmente ne rimarrà fiera solo la struttura, l’essenziale. All’interno il piccolo seme di energia pulsante è in un’attesa sospesa. Grazie alberi per l’esempio con i vostri ritmi vitali in equilibrio ed armonia.
Artemide

sabato 9 novembre 2013

Lanterne di Novembre, poesia anti-crepuscolare...

Quando arrivano le giornate corte e il buio arriva prima 
È UNA GRAN COSA! Perché la luce ce la facciamo noi!
Ve le immaginate le nostre candele alla finestra, d'Estate, verso le 19 le 20, ma chi le vede! Bisogna aspettare ben più tardi, naaaaahhh...
Tutto calcolato! Ora torniamo a casa e pafff eccole lì a brillare sui davanzali poco dopo, tutto finisce prima e a nanna prima... L'Inverno d'altronde, biologicamente è la stagione per andare in letargo, siamo noi umani che abbiamo stravolto queste regole.

E allora prendiamo dei bicchieri semplici e lineari. Andiamo per mercerie, le poche rimaste, dove troveremo dei rimasugli di nastrini, garze da decorazione, come ci insegna la nostra Artemide... Ispiriamoci un po' alle festività che stanno arrivando e all'Autunno. Abbiamo usato anche delle foglie pretrattate per diventare trasparenti (trovate come fare su Aboutgarden, un blog che amiamo) si trovano anche in vendita negli articoli per fiorai. Tutto ciò che diventa trasparente al passaggio della luce calda di una candela.
Basta un po' di colla da découpage per far aderire tutti questi materiali al vetro, con un pennello. Le perline invece meglio attaccarle con della colla a caldo.

Un raggio di luce può rischiarare il buio... Mentre il buio non ha raggi.

Ma visto che ci trasformiamo in dèi della luce, che tutto possono cambiare e rischiarare, divertiamoci a sovvertire ciò che si narra della Poesia Crepuscolare, un movimento poetico dei primi del Novecento.
La condizione esistenziale comune ai crepuscolari fu quella caratterizzata da una certa stanchezza interiore, NO NO! CARATTERIZZATA DA UNA CERTA ENERGIA LUMINOSA INTERIORE, da una volontà di non apparire, MACCHÉ... DA UNA VOLONTÀ DI RISPLENDERE DI LUCE, di rimpicciolirsi e considerarsi uomini di poco conto, E COME NO! SENTIRSI GIGANTI E CONSIDERARSI UOMINI DEGNI D'AMORE!


La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte.
Louis-Ferdinand Céline

Buona luminosa anti-crepuscolare serata!
Da tutte e 4



martedì 5 novembre 2013

Rosso, un dono prezioso da Messer Autunno!


Ho raccolto frutti e bacche dalle piante del mio terrazzo in questi giorni...
Fotografandoli e accostandoli per immagini mi sono accorta del comune denominatore di queste foto: il colore rosso.
È un colore che amo sempre di più! Ti riaccende l'umore se lo indossi, ti riscalda l'animo se lo contempli è ricco di simbologie in tutte le filosofie. In Medicina Tradizionale Cinese il rosso è il colore dell'elemento Fuoco e la sua Stagione è l'Estate. Sarà per questo che l'Autunno porta con sè questi lasciti pieni di gratitudine della stagione precedente, prima di spegnere gli ultimi suoi bracieri.
E così le bacche di Corbezzolo (Arbutus Unedo) si infiammano proprio ora! I piccoli Melograni del Punica Granatum Nano danno segni della loro maturazione col rosso, le bacche della Rosa Canina come piccoli gioielli di corallo e le foglie del Parthenocissus sono una tavolozza di sfumature scarlatte.
Quanto amo l'Autunno!
Flora
Un'antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.
Jake Bohm (David Mazouz) in Touch
La sventura è la nostra più grande maestra e la nostra migliore amica. È lei che c'insegna il senso della vita.
da IL GIGLIO ROSSO di Anatole France

Perfino le persone più care non sono la meta e il fine della ricerca d'amore, ma simbolo della nostra anima.
da IL LIBRO ROSSO di Carl Jung


Il colore rosso è molto utile in caso di melanconia e depressione. Stimola la liberazione di adrenalina e fa salire di poco la pressione arteriosa.
Il rosso rende loquaci, aperti, premurosi, passionali. Molto utile nelle malattie da raffreddamento, nel mal di gola, nella tosse cronica e nell'asma. Utilissimo per trattare paralisi parziali e totali.
Il rosso rinnova l’energia della Terra: è il colore della sera e del tramonto.

Permette di ancorarci alla terra traendone senso pratico nella vita. Ci aiuta a superare le paure dovute al non vivere nel presente e quindi dal non stare con i piedi per terra. 

Esprime la forza di volontà ed è associato al calore, al sangue, all’energia sessuale e alla rabbia. Il rosso, insieme al nero, è associato al primo chakra Muladhara, che si trova alla base della colonna vertebrale.


Breve meditazione per beneficiare del colore rosso.
Sedersi sulla punta della sedia coi piedi ben appoggiati a terra e la schiena dritta.
Immaginate un fascio di luce bianca molto luminosa che arriva dall'alto e scende sulla vostra testa. Visualizzate questo fascio che diventa rosso non appena comincia a scorrere dalla testa lungo tutta la colonna vertebrale.
Quando arriva al Primo Chakra si espande per tutto il corpo e vi riscalda.
Mantenetelo per un po' di tempo e poi lasciatelo andare.
Ripetete per 7 volte.

E che ROSSO sia!