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mercoledì 27 marzo 2013

È tempo di rinvasi

Finalmente mi sono decisa a rinvasare i miei due Trachelospermum Jasminoides!
Dimoravano nello stesso vaso da circa 7 anni, ma considerata la loro crescita rapida e vigorosa è decisamente troppo tempo. Quindi non fate come me! Visto che anche estrarli dai vasi è stato un lavoro da braccio di ferro... In più le piante mostravano segni di sofferenza ed erano poco rigogliose.
Per il mio terrazzo utilizzo quasi solo vasi di resina. Nonostante non se ne parli sempre bene, dopo tanti anni ho potuto apprezzarne i vantaggi, considerando che abito a Torino.
Durante l'Inverno svolgono una perfetta azione protettiva contro il gelo, e d'estate trattengono decentemente l'umidità del terriccio, visto che i terrazzi si surriscaldano rispetto ad un giardino...
Se volete potete dipingerli con buoni risultati, con pittura ad acqua. Io prima o poi li farò Verde Salvia!



Ho scelto di usare uno strato di Tessuto non tessuto per riparare i fori del vaso dalla fuoriuscita di terriccio. Poi ho versato uno strato di qualche centimetro di Argilla Espansa per favorire il drenaggio.
Non dimentichiamo che il marciume radicale è fra le prime cause di morte delle piante in vaso, quindi è indispensabile usarla.
Dopodiché ho aggiunto il mio terriccio nuovo. Ne ho scelto uno miscelato con Perlite che rende il terriccio meno compatto e più leggero.



Ecco cosa è uscito dal vecchio vaso... Una sagoma identica all'interno del vaso, con tutto il pane di terra accorpato allo strato di argilla, duro come un mattone, mai più!!! 

Unica soluzione in questo caso, tagliare via di netto delle vere e proprie fette di zolla. Non abbiate timore può sembrare crudele ma è l'unica maniera per ovviare allo scempio. È consigliabile usare un coltello affilato e ben pulito, ma qui non bastava e quindi ecco un bel seghetto da legno in azione.

Tagliamo via lo strato con l'argilla vecchia prima di tutto.


Poi ho eliminato anche 4 parti di zolla laterali. Purtroppo non ho potuto proseguire con il districamento delle radici, come si dovrebbe fare, perché erano davvero troppo compatte. Però da quelle "fette" eliminate, spunteranno radichette capillari nuove che daranno nuova vita alla pianta.



Non resta che inserire la pianta nel nuovo vaso. Ricordate di prepararlo prima, in modo che la zolla rimanga meno tempo possibile fuori dal vaso per non disidratarsi troppo. Se potete, evitate di fare queste operazioni in giornate di vento o troppo asciutte.
Infine bagnate abbondantemente fino a vedere uscire l'acqua da sotto il vaso.

Ora la zolla è ben ridotta e avrà spazio per produrre nuove radici e ricevere nuova vitalità! 

Per i prossimi 3 o 4 anni almeno... Non di più! 

Buon lavoro!
A presto
Flora

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