Lo ammetto, della famiglia delle rose, mi piacciono solo quelle che ricordano le rose antiche, e Jude the Obscure ci rientra in pieno.
Mi è stata regalata nel 2001 e da allora ho avuto solo soddisfazioni. Intanto è una rosa rifiorente. A parte la prima fioritura abbondante a Maggio, se cimata e rimondata continua a fiorire per tutta l'estate, anche se in quantità più ridotta. È la stessa rosa con cui da poco, ho voluto fare la marmellata, come descrivo qui, e siccome conviene farla con rose che profumano, posso affermare che un profumo così intenso è difficile trovarlo nei fiori in genere.
David Austin, il suo produttore famosissimo per la sua linea di rose Inglesi, definisce il suo profumo come intenso e insolito (è vero... caspita se è vero!) di frutta con un sentore di Guava e vino dolce.
Fra le varie opinioni ed esperienze leggo che fatica a "svilupparsi" e che patisce il clima umido. Non so che dire... L'ho avuta che era già bella fiorita anche se il cespuglio era abbastanza piccolo, l'ho sempre tenuta in vaso sul terrazzo e al sole. Questa Primavera ha preso davvero tanta acqua, e proprio in un giorno di pioggia ho raccolto le 7 rose di queste foto.
Tutti gli anni alla prima cacciata di boccioli li conto e questa volta ne ho contati 19! La consiglio vivamente, non so come si comporta in piena terra ma se questo è il risultato in vaso...
Non ha bisogno di moltissima terra, è nello stesso vaso da quell'anno. La rincalzo quando vedo che il terriccio si abbassa. Uso concime per rose a lenta cessione e ogni tanto concime liquido per fiori. Abbastanza resistente anche alle malattie. Insomma una rosa perfetta, almeno per me.
Il giorno che ho raccolto queste rose come dicevo pioveva a dirotto. A tarda sera il mio dolcissimo papà è mancato. A lui dedico queste foto fatte proprio quella mattina.
Ciao papà :-)
Flora
Pagine
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lunedì 27 maggio 2013
venerdì 24 maggio 2013
Marmellata di Rose
Alla fine l'ho fatta! La marmellata di rose.
Cercavo un modo per protrarre un po' più a lungo quel profumo intensissimo della rosa e ho deciso per la marmellata...
Ho usato la rosa Jude the Obscure una delle rose dal profumo più intenso. È un misto fra il classico profumo di rosa antica e la frutta, una delizia, da non credere!
I suoi fiori non persistono tanto a lungo sulla pianta, dopo qualche giorno si sfaldano e la meraviglia tanto intensa puff... Se ne va in poco tempo.
Devo ammettere che ero scettica riguardo alla riuscita di questa marmellata, credevo che il profumo si sarebbe trasformato, avrebbe perso gran parte della sua magia. E invece la sorpresa... Già mentre passavo i petali nel pestello la cucina si è riempita del profumo, durante la cottura non vi dico, ero davvero incredula...
Una volta cotta poi l'apoteosi! Ho finalmente realizzato il desiderio di conservare questo profumo almeno per un po' di tempo.
Ho scelto una ricetta facile facile, con pochi elementi per non interferire col profumo originale.
Ho usato:
200 gr di petali
300 gr di zucchero bianco 200 gr di petali
il succo di 1/2 limone
3 semi di anice stellato
1/4 di litro di acqua
Ho passato i petali al pestello insieme all'anice stellato, e con metà dello zucchero, ho messo tutto nel frullatore.
Poi bisogna versare questa crema in un pentolino di acciaio. Aggiungere il restante zucchero, il succo di limone e l'acqua.
Non resta che portare il tutto a ebollizione a fuoco medio e cuocere per una mezz'oretta mescolando di tanto in tanto.
La marmellata è pronta quando si è addensata il giusto.
La trovo molto adatta per accompagnare i formaggi stagionati o di capra, visto il suo sapore profumato e delicato. Ma anche sulle fette biscottate, magari integrali fa un figurone.
È sicuramente molto particolare ma vale la pena di provarla. Non tutti i fiori sono sbocciati insieme, ma ho conservato i primi in frigorifero, ben chiusi in un sacchetto a cui avevo tolto più aria possibile.
Un po' mi dispiaceva mettere in pentola questi fiori così belli, ma ora sono molto contenta, visto che l'alternativa era vederli sfiorire.
mercoledì 22 maggio 2013
Circondata dalle essenze floreali: la Rosa Canina o Wild Rose
Da qualche anno però, adotto una tecnica un po' bonsaistica, che è quella di defogliare. Si concima la pianta regolarmente per poterlo fare, in modo da non farle mancare il nutrimento, e poi si tagliano via le foglie più gialle. Dallo stesso ramo si schiudono le gemme ascellari delle foglie tagliate e avremo una nuova vegetazione fresca e di nuovo verde brillante. In questo modo non devo tagliare via le bacche, che matureranno così in Autunno.
E questo è il momento della Rosa Canina, o Wild Rose nella Floriterapia di Bach.
Il dottor Bach si fece guidare dalla sua capacità intuitiva per capire quale prezioso aiuto si nascondeva dietro ogni pianta. E lo faceva andando a passeggiare nelle campagne. Io invece mi sono accorta quasi per caso, che mi ero circondata di parecchie piante che appartengono al gruppo terapeutico dei 38 fiori. Ma siccome so che il caso non esiste, sono arrivata alla conclusione che proprio quelle piante da cui siamo più attratti, sono quelle che sono benefiche per noi. Come dire che non ci si innamora per caso ma ci si attrae...
Wild Rose è un rimedio per riequilibrare gli stati di rassegnazione.
Ma lasciamo parlare direttamente il dott. Bach: Per coloro che, senza una ragione apparentemente sufficiente, si rassegnano a tutto ciò che accade, e scivolano così attraverso la vita prendendo le cose come sono, senza fare alcuno sforzo per migliorare o per trovare un po' di gioia. Si sono arresi alle avversità della vita senza lamentarsene.
E se osserviamo bene le nostre piante, possiamo percepire che anche loro possono avere bisogno di questo rimedio. Per esempio quando le foglie sono mosce e smorte, o quando i fiori hanno vita troppo breve e si seccano in fretta. Tutti casi che si presentano perlopiù nei terrazzi, dove il caldo è eccessivo d'Estate. Sarà per questo che la mia Rosa Canina sta così bene in questo habitat poco congeniale... Si auto cura??? :-)
Alla prossima Rosa... ciao! Flora
mercoledì 15 maggio 2013
18 Maggio, Demetra al mercatino delle pulci e delle idee...
Sabato 18 maggio, esporrò le mie creazioni al mercatino delle pulci e dell'artigianato minore di Grugliasco, alle porte di Torino.
Il mercatino si svolge nella pedonale e centralissima via Lupo, all'ombra della torre campanaria del tardo Medioevo, storico simbolo della città.
Ai rigattieri e agli antiquari, si mescolano bancarelle che vendono oggetti di artigianato minore e come me offrono creazioni "home-made"; per chi è alla ricerca di oggetti unici è un'occasione irrinunciabile!
Venite a curiosare, vi aspetto numerosi, Demetra.
Naturalmente sarà indispensabile il Sole, sua maestà!
In caso di pioggia vi aspetto il terzo sabato di giugno, sempre in via Lupo a Grugliasco.
martedì 14 maggio 2013
monsieurs et dames... Pierre de Ronsard!
Già la immagino che si inerpica su per quella cancellata bianca e fa capolino verso le finestre. È una rosa che somiglia molto a quelle antiche e so già che sarà in sintonia con quella cancellata un po' romantica. Nel terrazzo dove abitavamo prima, era esposta in pieno sole e si appoggiava a un treillage di bamboo, e non aveva dato il meglio di sé.
Ho intuito che forse in piena terra la posizione assolata è quella ottimale, ma si sa che i terrazzi sono troppo roventi d'estate, e così la sua nuova dimora è a mezz'ombra, sotto la tettoia che essendo bianca è molto luminosa, e addossata alla parete.
Dovrà crescere e infoltirsi, ma mi pare che prometta bene...
È una rampicante, per quanto si possa definire rampicante una rosa, perché di fatto ha bisogno di sostegni per essere tenuta eretta, non si arrampica da sola. Conosciuta anche per la sua robustezza, difficilmente viene attaccata da parassiti o malattie, anche se le Tentredini ci provano sempre... È relativamente rifiorente, ma la fioritura più bella e copiosa avviene fra Maggio e Giugno, dopodiché produrrà fiori più radi e più piccoli.
Unica pecca, non profuma per niente... Ma per non farci mancare neanche il profumo di rosa, a un metro da lei ho sistemato una rosa Inglese di David Austin, di cui parlerò in un altro post.
A presto allora! E nel frattempo vi lascio con un sonetto di Pierre, il poeta, con un finale molto in tema.
ciao! Flora
Quando Vecchia sarete, la sera, alla candela,
seduta presso il fuoco, dipanando e filando,ricanterete le mie poesie, meravigliando:
Ronsard mi celebrava al tempo ch'ero bella.
Serva allor non avrete ch'ascolti tal novella,
vinta dalla mia fatica già mezzo sonnecchiando,
ch'al suono del mio nome non apra gli occhi alquanto,
e lodi il vostro nome ch'ebbe sì buona stella.
Io sarò sotto terra, spirto tra ignudi spirti,
prenderò il mio riposo sotto l'ombre dei mirti.
Voi presso il focolare una vecchia incurvita,
l'amor mio e 'l fiero sprezzo vostro rimpiangerete,
Vivete, date ascolto, diman non attendete:
cogliete fin da oggi le rose della vita.
giovedì 9 maggio 2013
Miti da sfatare nel Giardinaggio
Mi piacerebbe avere uno scambio con voi, quindi se qualcuno ha piacere di raccontarmi la sua esperienza per qualcuno di questi punti ne sarei molto felice.
Quasi tutto quello che elencherò, spesso è in contraddizione con i manuali e le schede che troviamo in generale, ma sono cose che ho sperimentato in prima persona. Forse perché ho un rapporto molto più istintivo con le mie piante, e anche se può sembrare strano, non sono mai apprensiva con loro.
Ho fatto anche io degli errori, per esempio la fretta è una cattiva consigliera, ma ho notato che anche le piante vanno "aggredite" nel senso buono della parola, cioè loro devono sentire la nostra energia e non la titubanza.
Le foto che ho messo qui, sono del mio terrazzo. Ho esperienza perlopiù di piante in vaso, ma ho anche seguito un po' il giardino dei miei genitori.
Visto che non sfuggo alla classificazione di Pollice Verde da chi mi conosce, non è raro che mi vengano chiesti consigli e uno dei più frequenti è sui PARASSITI.
Ero rimasta colpita da un articolo di Susanna Magistretti, che mi aveva confermato un pensiero che era già mio. Le piante hanno un sistema immunitario, e se sono sane sono perfettamente in grado di combattere gli attacchi dei primi afidi, o acari o cocciniglie etc. etc. Se ci si allarma alla vista dei primi esemplari che passeggiano sulle loro foglie, sentono che non abbiamo fiducia e molto facilmente si ammalano. Quindi lasciamo che le piante sfruttino prima la loro capacità difensiva, prima di armarci di spray e insetticidi (anche quelli naturali). Usiamoli solo se c'è un'infestazione preoccupante.
Le tentredini, per esempio, ci riprovano tutti gli anni con le mie rose, e io di solito stacco le foglie colpite, anche perché eliminarli a mano uno per uno è un'impresa visto che sono piccoli e subdoli.
INNAFFIARE COL SOLE A PICCO. Guai, non si fa! Dicono tutti i manuali... Ma se la pianta è già svenuta e rischia la sofferenza per troppe ore per poter arrivare al tardo pomeriggio, io bagno la pianta all'ora di punta senza indugio! L'importante è che: si cerchi di evitare che si bagnino le foglie e i fiori perché le goccine fanno da lente e provocano bruciature. Poi bisogna anche usare acqua a temperatura ambiente per non far subire lo shock termico.
Sempre per le innaffiature, sono ancora in molti a credere che sia corretto bagnare la pianta mettendo L'ACQUA NEL SOTTOVASO. Io voglio solo ricordare che una delle cause principali di morte delle piante in vaso è il ristagno idrico e l'acqua nel sottovaso lo favorisce. Poi ci sono tante varianti, di temperatura, esposizione... Ma io immagino sempre le radici che ridono come al solletico quando sentono l'acqua che comincia a inumidire il terriccio.
Qualcuno una volta mi disse che BAGNARE QUANDO C'È VENTO sarebbe inutile. mah... non ne comprendo il motivo, forse una volta i contadini sapevano che al vento seguiva la pioggia? Possibile, ma io le bagno sì, se non voglio che si disidratino.
Una cosa curiosa invece è quando mi dicono OGGI PIOVE QUINDI NON DEVI BAGNARE! Dipende... Se qualche vaso non riceve l'acqua piovana, rimane al secco! Occhio a non farsi ingannare. Così come D'INVERNO LE PIANTE IN ESTERNO NON SI BAGNANO. E invece si bagnano, anche se molto meno, perché anche se dormono sono sempre vive.
Un pensiero diffuso è questo: LE RADICI NON SI TOCCANO! quasi fosse sacrilegio... Io credo che tagliare e potare rami e tronchi e tagliare le radici sia la stessa cosa. Come sopra così sotto recita un antico detto del Misticismo. Inoltre nei Bonsai è una pratica diffusa. Tagliando le radici risolviamo il problema dei rinvasi multipli, non possiamo comprare un vaso sempre più grande... sempre più grande... e un terrazzo sempre più grande... sempre più grande... :DA proposito di vasi e rinvasi, mi sento spesso dire da chi viene a vedere il mio terrazzo e scopre che ho un GLICINE IN VASO: "sei stata coraggiosa!" Ecco, posso dire e dimostrare che il mio Glicine in vaso non ha mai cercato di aprire la serratura per entrare in casa :D... battutaccia lo so... Se lo si tiene a bada, cimature e rinvasi necessari, non cercherà di ritorcere le ringhiere o strangolare il gatto!
LE PIANTE DA OMBRA VANNO SOLO NEI TERRAZZI A NORD. Dipende! se le mettiamo all'ombra delle altre piante che sono esposte al sole, vanno benissimo anche a sud o a ovest. Io ho delle bellissime Fuchsie, delle Gardenie, Camellia Chinensis che godono dell'ombreggiamento di Trachelospermum, Clematis, Rose e Glicini in un terrazzo a sud/ovest. Da quest'anno ho anche un Acer Palmatum, vediamo come si comporta, ma sono ottimista.
LE PIANTE VANNO TENUTE AD OGNI COSTO. Anche quando sono irrimediabilmente sofferenti da tanto tempo... No, non sono d'accordo. Bisogna avere il coraggio di liberarsi dei rami secchi, nelle piante come nella vita. Se non facciamo vuoto nel nostro giardino dove serve, non riusciremo nemmeno a riempire nuovamente. Il rinnovamento è sano, mentre tenere le piante malandate è accumulare, un concetto che non è mai buono.
Anche il Feng Shui la pensa come me quindi fidatevi :-)
I MASTICI servono a proteggere le ferite da taglio nelle potature e preservano dall'attacco dei parassiti. Molto controversa anche questa... Io intanto non li ho mai usati e non ho mai avuto problemi. Poi qualche esperto dichiara proprio che provoca marciumi e spesso è dannoso.
LE PIANTE SONO UN BELL'ORNAMENTO CHE SERVE SOLO COME COMPLEMENTO D'ARREDO. E quindi le teniamo in un angolo buio ma dove fanno pan-dan col divano, o fuori della porta di casa con la finestra del pianerottolo lontana. NO NO NO! Niente di più sbagliato, le piante sono vive, vivissime solo se le consideriamo tali. Ecco perché spesso si dice, "no... io non ho proprio il pollice verde, mi muoiono tutte le piante". Dobbiamo considerarle come un gatto o un cane molto più tranquille e meno impegnative, ma guai a non dare loro luce e anche a non rivolgergli il nostro sguardo amoroso. Loro si nutrono di luce, acqua, elementi essenziali e del nostro amore.
E dulcis in fundo. IL GIARDINAGGIO È IMPEGNATIVO. Lo è se non lo ami, senò è un piacere immenso, per me quasi una ragione di vita. È vero, io ho un irrigatore, ma ho anche una specie di giungla! Le poche volte che mi tocca di bagnarle a mano, è un piacere, non una seccatura. Di solito mi sento dire che per avere un terrazzo così, chissà quanto tempo gli devo dedicare... A parte il periodo di fermento, e cioè Marzo e Aprile, il mantenimento non mi impegna più di qualche mezz'oretta quando torno a casa alla sera, e nemmeno sempre. Spesso mi sembra di passare più tempo nel contemplarlo che nel curarlo veramente e persino io mi chiedo come faccia ad averlo così rigoglioso trascurandolo persino un po'.
Ma forse ha ragione La Profezia di Celestino, nella terza Illuminazione, dove spiega che le piante vivono grazie al nostro sguardo attento e al nostro pensiero che arriva dritto a loro. La bellezza si nutre d'amore e viceversa.
Spero di essere stata utile a qualcuno e... scrivetemi la vostra! Flora
martedì 7 maggio 2013
Coroncine Recycling Style, Auguri Mamma... e altre occasioni!
Dove c'è una mamma c'è sempre un grande cuore che batte instancabile ed è da quel cuore che tutto prende vita.
Quest'anno il mio cuore ho voluto rappresentarlo così: riciclando le cialdine usate della macchina del caffè, perchè anche riciclare è un gesto d' amore, verso il pianeta che i nostri figli abiteranno...
E poi queste cialde colorate sono così allegre che è davvero un peccato buttarle!
Realizzare questo cuore è semplice: lavorate del fil di ferro per formare il cuore, svuotate e bucate le cialde che poi infilerete nel filo di ferro, quindi intervallate le cialde con dei fiocchi di nastro di organza bianca e aggiungete anche dei fiocchetti rossi.
lunedì 6 maggio 2013
Confetti in barattolo
I barattolini di vetro hanno mille vite, li compriamo con marmellatine e sottaceti e dopo anni ce li troviamo ancora per casa contenendo viti, bottoni, caramelle... Mi sono detta, perché non i confetti!
Decorate i coperchi con stoffa, veli, fiori e nastrini e saranno adatti a qualsiasi cerimonia, la differenza la faranno i colori che sceglierete per la decorazione.
Per completarli potete applicare un'etichetta adesiva su cui scriverete il nome del festeggiato e la data dell'evento.
Mettendo i barattoli sui pirottini da cupcake potrete offrirli ai vostri invitati su un vassoio come fossero pasticcini.
Infine, non fatevi mancare i segnaposto, nelle cerimonie come nelle cene informali tra amici, le molletine da bucato decorate che pinzate al tovagliolo daranno alle vostre tavole un tocco personale e chic, ma senza pretese.
Demetradomenica 5 maggio 2013
Ippocastano - in fiore adesso, solarizziamolo!
Solo poche settimane fa erano ancora nudi, e ora sono carichi di fiori bianchi, sono gli Ippocastani!
A Torino abbiamo interi viali alberati di questa maestosa pianta, e in Autunno bisogna fare attenzione a non parcheggiarci l'auto, perché grosse castagne non commestibili, cascano a terra rischiando di ammaccare la carrozzeria! Ci sono persino dei cartelli che mettono in evidenza questa possibilità.
Ma quello che mi interessava mettere in luce qui, (e mettere in luce nel vero senso della parola, come andremo a vedere...) è che dal fiore dell'Ippocastano Bianco, si ottiene uno dei 38 rimedi del dott. Edward bach. Il fiore N. 35 White Chestnut.
L'utilizzo di White Chestnut è indicato per chi ha pensieri ossessivi, per chi non riesce a "staccare la testa" e gira in tondo come un criceto nella ruota senza trovare soluzione ai problemi. Per chi fa fatica a fare meditazione perché i pensieri affollano la mente, o non riesce a dormire perché si sente tormentato dalle questioni, anche quelle più inutili. Per chi soffre di malditesta frontale, tipico del cervello sempre acceso. E anche per chi come me, ha il tarlo musicale! Farà ridere ma non siamo in pochi ad avere un juke-box sempre accesso nella testa a qualsiasi ora e con qualsiasi bruttura musicale!!!
White Chestnut ci riporterà pian piano alla pace mentale, alla lucidità e alla capacità di concentrazione.
Ma vista la sempre più diffusa tendenza a prepararsi in casa i rimedi, perché non provare anche a prepararsi da sé la Tintura Madre?
A parte qualche accortezza, è molto più semplice di quanto si possa pensare. E che soddisfazione poi!
Un po' tornare bambini e un po' diventare davvero adulti, per non delegare sempre ad altri la nostra salute...
Dunque. Si sceglie una giornata di sole dal cielo terso, sperando che coincida con la maturazione del fiore ovviamente, senò si rimanda al prossimo anno. Meglio rivolgersi ad alberi di campagna... Si raccolgono i fiori dalla pianta, cercando di non toccarli con le dita e li si dispone dentro a una ciotola riempita di acqua di fonte per lasciarla sotto il sole per 4 ore. Dopo questo tempo, i fiori avranno passato all'acqua tutte le informazioni e le vibrazioni, e potrà essere versata in una bottiglia. Si aggiunge la stessa quantità di brandy e avremo ottenuto la nostra Tintura Madre. Ora bastano due gocce da aggiungere in un flacone di vetro scuro da 30 ml con pipetta contagocce, riempito solo di Brandy ed ecco ottenuto lo stock bottle da cui fare le nostre preparazioni, eventualmente unendo questa essenza anche ad altre.
Tutto era partito da qui. Una castagna, poche radici, un germoglio e l'accenno timido di ciò che diventerà un albero. Tutti gli anni mi stupisco di questo processo ciclico. Se guardiamo ai nostri piedi, anche in città, troviamo di queste meraviglie e ci accorgiamo che niente si ferma.
Come dice Lao Tzu:
L'albero più grande nasce da un piccolo germoglio.
La torre più alta nasce da un mucchietto di terra.
Un viaggio di mille miglia comincia con un passo.
Alla prossima solarizzazione, ciao! Flora
A Torino abbiamo interi viali alberati di questa maestosa pianta, e in Autunno bisogna fare attenzione a non parcheggiarci l'auto, perché grosse castagne non commestibili, cascano a terra rischiando di ammaccare la carrozzeria! Ci sono persino dei cartelli che mettono in evidenza questa possibilità.
Ma quello che mi interessava mettere in luce qui, (e mettere in luce nel vero senso della parola, come andremo a vedere...) è che dal fiore dell'Ippocastano Bianco, si ottiene uno dei 38 rimedi del dott. Edward bach. Il fiore N. 35 White Chestnut.
L'utilizzo di White Chestnut è indicato per chi ha pensieri ossessivi, per chi non riesce a "staccare la testa" e gira in tondo come un criceto nella ruota senza trovare soluzione ai problemi. Per chi fa fatica a fare meditazione perché i pensieri affollano la mente, o non riesce a dormire perché si sente tormentato dalle questioni, anche quelle più inutili. Per chi soffre di malditesta frontale, tipico del cervello sempre acceso. E anche per chi come me, ha il tarlo musicale! Farà ridere ma non siamo in pochi ad avere un juke-box sempre accesso nella testa a qualsiasi ora e con qualsiasi bruttura musicale!!!
White Chestnut ci riporterà pian piano alla pace mentale, alla lucidità e alla capacità di concentrazione.
Ma vista la sempre più diffusa tendenza a prepararsi in casa i rimedi, perché non provare anche a prepararsi da sé la Tintura Madre?
A parte qualche accortezza, è molto più semplice di quanto si possa pensare. E che soddisfazione poi!
Un po' tornare bambini e un po' diventare davvero adulti, per non delegare sempre ad altri la nostra salute...
Dunque. Si sceglie una giornata di sole dal cielo terso, sperando che coincida con la maturazione del fiore ovviamente, senò si rimanda al prossimo anno. Meglio rivolgersi ad alberi di campagna... Si raccolgono i fiori dalla pianta, cercando di non toccarli con le dita e li si dispone dentro a una ciotola riempita di acqua di fonte per lasciarla sotto il sole per 4 ore. Dopo questo tempo, i fiori avranno passato all'acqua tutte le informazioni e le vibrazioni, e potrà essere versata in una bottiglia. Si aggiunge la stessa quantità di brandy e avremo ottenuto la nostra Tintura Madre. Ora bastano due gocce da aggiungere in un flacone di vetro scuro da 30 ml con pipetta contagocce, riempito solo di Brandy ed ecco ottenuto lo stock bottle da cui fare le nostre preparazioni, eventualmente unendo questa essenza anche ad altre.
Tutto era partito da qui. Una castagna, poche radici, un germoglio e l'accenno timido di ciò che diventerà un albero. Tutti gli anni mi stupisco di questo processo ciclico. Se guardiamo ai nostri piedi, anche in città, troviamo di queste meraviglie e ci accorgiamo che niente si ferma.
Come dice Lao Tzu:
L'albero più grande nasce da un piccolo germoglio.
La torre più alta nasce da un mucchietto di terra.
Un viaggio di mille miglia comincia con un passo.
Alla prossima solarizzazione, ciao! Flora
sabato 4 maggio 2013
Il Potere di Adesso - Eckhart Tolle
Vi consigliamo questa illuminante lettura. Il mondo in cui viviamo ci ha cresciuti insegnandoci a proiettare noi stessi all'esterno, badando più a ciò che dovremmo essere per conformarci ed essere accettati e amati penalizzando la nostra vera natura, la nostra vera anima e ciò che siamo così come siamo nella nostra unicità.
Questo è un libro che vi svelerà le macchinazioni, ormai automatiche, della nostra mente. Vi stupirete leggendo, perché vi renderete conto che i nostri pensieri non si fermano mai. E anche quando non sarebbe necessario, la mente e l'ego continuano a proiettare film che non hanno ragione di esistere, creandoci ansie e tensioni e minando la nostra chiarezza e lucidità mentale.
La cosa fondamentale è osservarsi e dedicare attenzione alle nostre emozioni, chi pratica yoga, qi-gong o meditazione, può interiorizzarsi più facilmente e ottenere così più armonia ed equilibrio nelle proprie scelte e nel proprio modo di essere, migliorando notevolmente la qualità di vita.
Vi riportiamo qualche passaggio:
"Se veramente volete conoscere la mente, il corpo ve ne darà sempre un riflesso veritiero, per cui bisogna osservare l'emozione o piuttosto sentirla nel corpo. Se vi è un apparente conflitto, il pensiero sarà la menzogna, l'emozione sarà la verità... la verità relativa del vostro stato d'animo in quel momento."
e ancora
"Tempo e mente sono inseparabili. Se alla mente togliamo il tempo, la mente si ferma, a meno che non decidiamo di utilizzarla.
Identificarsi con la mente significa essere intrappolati nel tempo: la compulsione di vivere quasi esclusivamente attraverso il ricordo e l'anticipazione."
Buone riflessioni
Minerva, Demetra, Artemide e Flora
Questo è un libro che vi svelerà le macchinazioni, ormai automatiche, della nostra mente. Vi stupirete leggendo, perché vi renderete conto che i nostri pensieri non si fermano mai. E anche quando non sarebbe necessario, la mente e l'ego continuano a proiettare film che non hanno ragione di esistere, creandoci ansie e tensioni e minando la nostra chiarezza e lucidità mentale.
La cosa fondamentale è osservarsi e dedicare attenzione alle nostre emozioni, chi pratica yoga, qi-gong o meditazione, può interiorizzarsi più facilmente e ottenere così più armonia ed equilibrio nelle proprie scelte e nel proprio modo di essere, migliorando notevolmente la qualità di vita.
Vi riportiamo qualche passaggio:
"Se veramente volete conoscere la mente, il corpo ve ne darà sempre un riflesso veritiero, per cui bisogna osservare l'emozione o piuttosto sentirla nel corpo. Se vi è un apparente conflitto, il pensiero sarà la menzogna, l'emozione sarà la verità... la verità relativa del vostro stato d'animo in quel momento."
e ancora
"Tempo e mente sono inseparabili. Se alla mente togliamo il tempo, la mente si ferma, a meno che non decidiamo di utilizzarla.
Identificarsi con la mente significa essere intrappolati nel tempo: la compulsione di vivere quasi esclusivamente attraverso il ricordo e l'anticipazione."
Buone riflessioni
Minerva, Demetra, Artemide e Flora
venerdì 3 maggio 2013
Festa delle Rose - Venaria Reale (To)
È qui che noi 4 donzelle amiamo riunirci tutti gli anni in uno dei nostri appuntamenti fissi mensili...
Ci siamo affezionate a questa piccola manifestazione, un po' paesana, alle porte della città.
E poi la location è splendida, ci troviamo a pochi passi dalla Reggia ormai famosa per le sue numerose mostre e le migliaia di turisti che arrivano da tutte le parti.
Se siete a tiro non mancate di farci un salto!
Sabato 18 e Domenica 19 Maggio 2013
http://www.festadellerose.it
Ci siamo affezionate a questa piccola manifestazione, un po' paesana, alle porte della città.
E poi la location è splendida, ci troviamo a pochi passi dalla Reggia ormai famosa per le sue numerose mostre e le migliaia di turisti che arrivano da tutte le parti.
Se siete a tiro non mancate di farci un salto!
Sabato 18 e Domenica 19 Maggio 2013
http://www.festadellerose.it
giovedì 2 maggio 2013
Bomboniere e idee regalo
Bomboniere o idee regalo? In fondo cosa sono le bomboniere, se non dei piccoli doni un grazie a chi partecipa ai giorni indimenticabili della nostra vita. Ma io voglio farvi uscire dallo stereotipo della bomboniera inutile destinata ad "acchiappapolvere" (ciapapuer, diciamo in Piemonte!) basta davvero poco, guardate qui...
Materiali semplici come cornici, spago, qualche fiorellino di carta e nastrini colorati a vostro piacimento e naturalmente la magica colla a caldo!
Sassolini, conchiglie, fiori e persino ami da pesca, un richiamo ai simboli della fede perfetti per l'esperienza della confermazione.
Come vedete, con un po' di fantasia, si può trasformare un oggetto inutile ma necessario in qualcosa di utile e prezioso.
Naturalmente le vostre cornici andranno incartate, vi consiglio di usare della semplice carta velina bianca, legate con spago e infiocchettate, se le usate come bomboniera, legate al fiocco un fagottino di tulle contenente 5 confetti (come vuole la tradizione!).
BUON LAVORO, da DEMETRA.