Pagine

giovedì 9 maggio 2013

Miti da sfatare nel Giardinaggio

Ho raccolto dalla mia esperienza con le piante, una lista di abitudini e credenze un po' bizzarri.
Mi piacerebbe avere uno scambio con voi, quindi se qualcuno ha piacere di raccontarmi la sua esperienza per qualcuno di questi punti ne sarei molto felice.
Quasi tutto quello che elencherò, spesso è in contraddizione con i manuali e le schede che troviamo in generale, ma sono cose che ho sperimentato in prima persona. Forse perché ho un rapporto molto più istintivo con le mie piante, e anche se può sembrare strano, non sono mai apprensiva con loro.
Ho fatto anche io degli errori, per esempio la fretta è una cattiva consigliera, ma ho notato che anche le piante vanno "aggredite" nel senso buono della parola, cioè loro devono sentire la nostra energia e non la titubanza.
Le foto che ho messo qui, sono del mio terrazzo. Ho esperienza perlopiù di piante in vaso, ma ho anche seguito un po' il giardino dei miei genitori.
Visto che non sfuggo alla classificazione di Pollice Verde da chi mi conosce, non è raro che mi vengano chiesti consigli e uno dei più frequenti è sui PARASSITI.
Ero rimasta colpita da un articolo di Susanna Magistretti, che mi aveva confermato un pensiero che era già mio. Le piante hanno un sistema immunitario, e se sono sane sono perfettamente in grado di combattere gli attacchi dei primi afidi, o acari o cocciniglie etc. etc. Se ci si allarma alla vista dei primi esemplari che passeggiano sulle loro foglie, sentono che non abbiamo fiducia e molto facilmente si ammalano. Quindi lasciamo che le piante sfruttino prima la loro capacità difensiva, prima di armarci di spray e insetticidi (anche quelli naturali). Usiamoli solo se c'è un'infestazione preoccupante.
Le tentredini, per esempio, ci riprovano tutti gli anni con le mie rose, e io di solito stacco le foglie colpite, anche perché eliminarli a mano uno per uno è un'impresa visto che sono piccoli e subdoli.
INNAFFIARE COL SOLE A PICCO. Guai, non si fa! Dicono tutti i manuali... Ma se la pianta è già svenuta e rischia la sofferenza per troppe ore per poter arrivare al tardo pomeriggio, io bagno la pianta all'ora di punta senza indugio! L'importante è che: si cerchi di evitare che si bagnino le foglie e i fiori perché le goccine fanno da lente e provocano bruciature. Poi bisogna anche usare acqua a temperatura ambiente per non far subire lo shock termico.
Sempre per le innaffiature, sono ancora in molti a credere che sia corretto bagnare la pianta mettendo L'ACQUA NEL SOTTOVASO. Io voglio solo ricordare che una delle cause principali di morte delle piante in vaso è il ristagno idrico e l'acqua nel sottovaso lo favorisce. Poi ci sono tante varianti, di temperatura, esposizione... Ma io immagino sempre le radici che ridono come al solletico quando sentono l'acqua che comincia a inumidire il terriccio.
Qualcuno una volta mi disse che BAGNARE QUANDO C'È VENTO sarebbe inutile. mah... non ne comprendo il motivo, forse una volta i contadini sapevano che al vento seguiva la pioggia? Possibile, ma io le bagno sì, se non voglio che si disidratino.
Una cosa curiosa invece è quando mi dicono OGGI PIOVE QUINDI NON DEVI BAGNARE! Dipende... Se qualche vaso non riceve l'acqua piovana, rimane al secco! Occhio a non farsi ingannare. Così come D'INVERNO LE PIANTE IN ESTERNO NON SI BAGNANO. E invece si bagnano, anche se molto meno, perché anche se dormono sono sempre vive.
 
Un pensiero diffuso è questo: LE RADICI NON SI TOCCANO! quasi fosse sacrilegio... Io credo che tagliare e potare rami e tronchi e tagliare le radici sia la stessa cosa. Come sopra così sotto recita un antico detto del Misticismo. Inoltre nei Bonsai è una pratica diffusa. Tagliando le radici risolviamo il problema dei rinvasi multipli, non possiamo comprare un vaso sempre più grande... sempre più grande... e un terrazzo sempre più grande... sempre più grande... :D
A proposito di vasi e rinvasi, mi sento spesso dire da chi viene a vedere il mio terrazzo e scopre che ho un GLICINE IN VASO: "sei stata coraggiosa!" Ecco, posso dire e dimostrare che il mio Glicine in vaso non ha mai cercato di aprire la serratura per entrare in casa :D... battutaccia lo so... Se lo si tiene a bada, cimature e rinvasi necessari, non cercherà di ritorcere le ringhiere o strangolare il gatto! 
LE PIANTE DA OMBRA VANNO SOLO NEI TERRAZZI A NORD. Dipende! se le mettiamo all'ombra delle altre piante che sono esposte al sole, vanno benissimo anche a sud o a ovest. Io ho delle bellissime Fuchsie, delle Gardenie, Camellia Chinensis che godono dell'ombreggiamento di Trachelospermum, Clematis, Rose e Glicini in un terrazzo a sud/ovest. Da quest'anno ho anche un Acer Palmatum, vediamo come si comporta, ma sono ottimista.
LE PIANTE VANNO TENUTE AD OGNI COSTO. Anche quando sono irrimediabilmente sofferenti da tanto tempo... No, non sono d'accordo. Bisogna avere il coraggio di liberarsi dei rami secchi, nelle piante come nella vita. Se non facciamo vuoto nel nostro giardino dove serve, non riusciremo nemmeno a riempire nuovamente. Il rinnovamento è sano, mentre tenere le piante malandate è accumulare, un concetto che non è mai buono.
Anche il Feng Shui la pensa come me quindi fidatevi :-)
I MASTICI servono a proteggere le ferite da taglio nelle potature e preservano dall'attacco dei parassiti. Molto controversa anche questa... Io intanto non li ho mai usati e non ho mai avuto problemi. Poi qualche esperto dichiara proprio che provoca marciumi e spesso è dannoso.
LE PIANTE SONO UN BELL'ORNAMENTO CHE SERVE SOLO COME COMPLEMENTO D'ARREDO. E quindi le teniamo in un angolo buio ma dove fanno pan-dan col divano, o fuori della porta di casa con la finestra del pianerottolo lontana. NO NO NO! Niente di più sbagliato, le piante sono vive, vivissime solo se le consideriamo tali. Ecco perché spesso si dice, "no... io non ho proprio il pollice verde, mi muoiono tutte le piante". Dobbiamo considerarle come un gatto o un cane molto più tranquille e meno impegnative, ma guai a non dare loro luce e anche a non rivolgergli il nostro sguardo amoroso. Loro si nutrono di luce, acqua, elementi essenziali e del nostro amore.
E dulcis in fundo. IL GIARDINAGGIO È IMPEGNATIVO. Lo è se non lo ami, senò è un piacere immenso, per me quasi una ragione di vita. È vero, io ho un irrigatore, ma ho anche una specie di giungla! Le poche volte che mi tocca di bagnarle a mano, è un piacere, non una seccatura. Di solito mi sento dire che per avere un terrazzo così, chissà quanto tempo gli devo dedicare... A parte il periodo di fermento, e cioè Marzo e Aprile, il mantenimento non mi impegna più di qualche mezz'oretta quando torno a casa alla sera, e nemmeno sempre. Spesso mi sembra di passare più tempo nel contemplarlo che nel curarlo veramente e persino io mi chiedo come faccia ad averlo così rigoglioso trascurandolo persino un po'.
Ma forse ha ragione La Profezia di Celestino, nella terza Illuminazione, dove spiega che le piante vivono grazie al nostro sguardo attento e al nostro pensiero che arriva dritto a loro. La bellezza si nutre d'amore e viceversa.

Spero di essere stata utile a qualcuno e... scrivetemi la vostra! Flora

20 commenti:

  1. Caspita... Sei un fiume in piena!
    Da dove cominciare.
    Parassiti: come te, se si tratta di cosa di poco conto, non mi allarmo. Intervengo solo se necessario.
    Innaffiature in inverno: anch'io ho sempre saputo che non vanno annaffiate... Risultato? Ho perso diverse piantine; e per poco il limone. Quest'inverno invece ho bagnato con moderazione ed è arrivato sano alla primavera..i mastici: anch'io non li uso. E non ho mai avuto problemi.
    Per gli ultimi tuoi 2 punti; che dire... Le piante sono vive eccome e curarsi di loro ( come di un animale ) non è un dovere ma solo un gran piacere... Ciao

    RispondiElimina
  2. Grazie Jampy :-) Se ti viene in mente qualche altro luogo comune "dannoso" riferiscimelo, sicuramente me ne verranno in mente altri, e magari man mano aggiorno questo fiume in piena :D
    ciao a presto, Flora.

    RispondiElimina
  3. Hai letto il libro di Renato Ronco "Il giardino delle regole infrante"? Sfata molti preconcetti giardinieri, e tocca alcuni argomenti che anche tu segnali!

    RispondiElimina
  4. L'ho scoperto solo pochi giorni fa, leggendo qualche blog, forse il tuo??? E sicuramente me lo leggerò! Grazie Marte per aver fatto un giro da noi, sei la benvenuta! :-) Flora

    RispondiElimina
  5. ho una marea di libri,manuali e riviste,ma alla fine dimentico consigli vari....faccio talee nei periodi "sbagliati"con successo,semine a "caso"....il mio giardino è nello stile "disordinato"....ma mi piace così e mi regala soddisfazioni!!!!ciao,Luisa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Luisa e benvenuta!
      Come dicevo anche in un altro post, la riuscita di un giardino/terrazzo è più legata a quello che sentiamo di dare, e che ci viene riposto da parte delle piante. L'importante è esserne soddisfatti quando lo guardiamo perché ci rispecchia. Un abbraccio ciao!

      Elimina
  6. ah si, una da aggiungere ce l'ho! una critica del mio vicino che si crede grande coltivatore, ma che spesso ho sentito risuonare nelle mie orecchie, è che le piante devono stare separate, non possono condividere ne' vasi, ne' aiuole perché si tolgono forza. Mi chiedo se è mai entrato in un bosco o abbia mai fatto una passeggiata in montagna o in campagna o nel mondo! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dici bene sai, il mio terrazzo spesso viene visto e commentato con troppe piante e stipate, ma quello che cerco io è solo la giustapposizione, come in natura, come dici tu!
      Hahaha se ha mai fatto una passeggiata nel mondo… In effetti anche noi abbiamo bisogno di respirare ma traiamo beneficio anche dallo stare vicini.
      Un abbraccio ciao! ma una volta lo scopriremo il tuo nome???
      :D

      Elimina
  7. bellissimo articolo Flora, non saprei cos'altro aggiungere...
    s

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Simonetta, detto da te mi lusinga assai, grazie di essere passata!
      Abbraccione!
      Flora

      Elimina
  8. Ciao, condivo in pieno quello che hai detto.
    Le nostre piante hanno bisogno solo di
    tanto amore
    Non ci sono regole , schemi da seguire
    Bisogna saper scoltare il loro silenzio, e aspettare pazientemente,
    solo così ci regaleranno splendide fioriture

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sante Verdi parole :-)
      Grazie di essere passato, a presto!
      Flora

      Elimina
  9. anch'io amo tantissimo il giardinaggio ,mi ostino a comprare sempre piante adatte al mio clima ma faccio sempre fiasco.io ho un balcone lungo almeno 11 meti e largo 1,50 però c' una brutta esposizione .IL sole c'è dalla mattina alla sera ed è molto ventilato..Non so più come fare ,intanto non mi arrendo perchè le piante mi piacciono sempre.

    RispondiElimina
  10. io abito a Catania in una posizione elevata fuori dalla città.Nella mia zona nessuno ha bei balconi fioriti ad eccezione di chi ha terrazzi coperti.Se mi può dare consigli ne sarei grata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Rosaria. È molto difficile dare consigli da Torino a Catania, perché dovrei sperimentare il tuo clima, mi baso sempre sulla mia esperienza.
      Intanto credo che senza un impianto di irrigazione che bagni almeno tre volte al giorno sarebbe tutto molto più difficile se non inutile…
      Tu la chiami una brutta esposizione, è la stessa identica che ho anche io. Tieni presente che a Torino in Estate il caldo è rovente, e come in tutti i terrazzi si moltiplica per mancanza dell'umidità che non arriva dal terreno.
      Utilizzerei di sicuro piante mediterranee, Ulivi, Corbezzoli, Piante di Macchia abituate al clima torrido e soprattutto succulente. Fai bene a non arrenderti, credo che il tuo senso del verde farà già molto.
      Se hai bisogno sono qua :-) Ciao Flora

      Elimina
    2. prova ad usare tralicci e/o cannicciati per riparare un po dal vento

      Elimina
  11. anche io che ho un giardino dove le piante vivono in piena terra, devo sempre litigare con mio marito perchè lui sostiene che quando c'è il vento non bisogna annaffiare.. uff quando vedo le povere piantine afflosciate mi viene un nervoso..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Noooo, le piante svenute nooooo!!! Quanta energia perdono poi per riprendersi dallo shock…
      Dì a tuo marito che quando c'è vento nemmeno lui deve bere :D

      Elimina
  12. ..mi sembrava leggere una mia scrittura, nel senso che la penso esattamente come te.....io vorrei morire nel mio giardino...nella mia terra.
    complimenti per ia tua terrazza!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per queste conferme! Chiunque tu sia…
      Flora

      Elimina