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lunedì 30 settembre 2013

Fioriture di Settembre

Cyclamen Persicum, Brassica Oleracea, varietà di Crisantemo Coreano.
Aster, Santoreggia e Crisantemo Coreano. Anemone Hupehensis "Praecox"
varietà di Sedum

Cyclamen Persicum, varietà nana, molto profumato...

Anemone x Hybrida "Montrose"
Cyclamen Persicum

Cyclamen Persicum e Aster Domosus
fuchsia holly's beauty, Anemone x Hybrida "Montrose"e Anemone Hupehensis "Praecox"

varietà di Crisantemo Coreano
varietà di Crisantemo Coreano. Sullo sfondo, Aster Domosus con Origanum Majorana.
Sì sì era Settembre!
I colori tenui e le fioriture generose fanno pensare alla Primavera... E in effetti l'inizio Autunno per il giardinaggio, è un po' come una seconda Primavera.
Molte specie si avviano al riposo vegetativo, mentre altre, che hanno raccolto le energie per tutta l'Estate, esplodono in sorprendenti fioriture. Le ho coccolate con lo sguardo mentre erano dei bei cespugli verdi e rigogliosi, e ora si esprimono al massimo.
In Luglio e Agosto le ho concimate con concime liquido per piante fiorite. I Crisantemi si ripropongono tutte le Primavere rispuntando dalle radici e così gli Aster. Io li avevo rinvasati per poter svecchiare la pianta, e ho eliminato le radici più vecchie. 
I Ciclamini li ho lasciati nei vasi dell'anno precedente e ho cominciato ad innaffiarli qualche mese fa.
Anche gli Anemoni Giapponesi rispuntano tutti gli anni dalle loro radici. La pianta, una volta sfiorita si asciuga e perde le foglie, o perlomeno qui al nord fa così. È una specie parecchio generosa quindi tutti gli anni conviene separare le piante perché non affollino il vaso.
Le Fuchsie fioriscono per tutta l'Estate. Ma dopo una pausa nei mesi più caldi riprende una bella fioritura in questo periodo.
Spero di avervi allietato con queste fioriture del mio terrazzo.
Vi aspetto con le fioriture di Ottobre, ma mi sa che avremo colori molto diversi...

Flora

Con questo post partecipo al Soft Inspirations Linky Party di My Little Inspirations


My Little Inspirations

giovedì 26 settembre 2013

Biscotti Vegani... Buon Umore... Buone Cause...

Ancora una volta i Biscotti del Buon Umore aiutano il gruppo animalista NO RBM No Vivisezione a sostenere la campagna informativa e di raccolta firme contro la vivisezione.
Dopo Ivrea (To) e Pinerolo (To) il gazebo sarà in Piazza Carlo Alberto a Torino,
sabato 28 Settembre, dalle 11,00 alle 19,00
Il vostro aiuto è importante!
E con i biscotti sa di buono...
Vi aspettiamo!
Artemide










Li ho trovati! Li ho trovati!
I biscotti della mia vita!
Dopo vari disgusti... biscotti stucchevolmente dolci... quelli che ti allappano la bocca anche dopo che ti sei lavato i denti... Eccoli! 
Venite a me... storditemi col vostro gusto intenso ma delicato...
Biscotti Vegani ma con l'anima dentro... 
Ehhh quando dietro c'è un cuore... 
Che li immagina, li progetta, sperimenta per mesi 
e poi sorride tutto il tempo mentre li produce con le sue manine...
Artemide! Che amica che ho...
:-)
Flora

Grazie Flora!
Ebbene sì è iniziato tutto per gioco e perché i biscotti in commercio erano immangiabili e poi è diventata la realizzazione di una passione di quando ero bambina... 
e il nome è venuto dal cuore! 
Grazie anche a tutti coloro che mi stanno aiutando a diffonderli!
Non è vero che i vegani mangiano senza gusto!!!!
Se vorrete seguire i progressi dei miei biscotti tenete d'occhio il blog a loro dedicato
Natale è alle porte e le idee non mancano!
www.ibiscottidelbuonumore.blogspot.it
Artemide

martedì 24 settembre 2013

Le fusa... suono terapia e guarigione!

Ma quanto sono distensive e terapeutiche le fusa del gatto? 
Attivate l'audio!
È così bello chiudere gli occhi vicino al proprio gatto e abbandonarsi all'ascolto di questo meraviglioso suono... La mia Trilli la chiamai così perchè aveva delle fusa trillanti sul finale, proprio come il tintinnio dello sabtter d'ali delle fate come raccontano nei film.
Grazie a Martina che in queste immagini faceva "la pasta" e fusa a profusione.
Cercando sul web ho scoperto che un'antica fiaba tedesca racconta le origini del termine fusa.
La fiaba racconta che una principessa, per salvare il suo innamorato, fu costretta a filare diecimila matasse di filo in un mese e non ce l'avrebbe mai fatta se non l'avessero aiutata i suoi gatti. E la principessa per ricompensarli, fece dono a queste creature sue amiche delle fusa, cioè il suono prodotto dai fusi del filatoio quando filano.

Ancora un detto popolare anglosassone dice che se si mettono nella stessa stanza un gatto che fa le fusa e una manciata di ossa rotte queste ultime guariranno. Studi scientifici hanno dimostrato che la bassa frequenza di emissioni tra i 25 e i 50 hz (come le fusa del gatto) favorisce la guarigione di fratture ossee, lesioni tendinee e riducano l'intensità del dolore. Questo spiega come a volte il gatto anche quando non sta bene faccia le fusa... si sta autoguarendo!

Le fusa sono anche il primo mezzo di comunicazione tra mamma gatta e i suoi cuccioli, i quali sono già in grado di emetterle dal secondo giorno di vita. Riescono a fare le fusa anche mangiando e questo comunica, alla mamma che sta allattando, che il cucciolo sta bene e si sta alimentando a sufficienza.
Ancora una curiosità, pare che nei grandi felini invece le loro fusa siano una sorta di suono ipnotizzante che agevolerebbe la preda ad arrendersi al felino che l'ha catturata... madre natura pensa proprio a tutto!
Chi ha come coinquilino un gatto sa quanto siano creature speciali, curiose, divertenti e terapeutiche oltre che fisicamente anche psicologicamente. La loro vicinanza aumenta la nostra normale produzione di anticorpi, migliora il controllo della nostra pressione sanguigna e le fusa in particolare hanno effetti rilassanti. Pare che la loro frequenza sia simile a quella della musica classica che notoriamente aumenta la nostra naturale produzione di serotonina.
Sono sicura che molti di voi si stanno chiedendo "come mai nella mia vita non c'è un gatto?" 
Non è mai troppo tardi...
Artemide

venerdì 20 settembre 2013

Conserviamo l'Estate!

I sapori dell'estate sono vivaci e ben definiti, come i suoi colori e il suo calore: il giallo, il rosso, il verde, pieni e gustosi... È un peccato lasciarli andare, forse per questo, probabilmente da che esistono i barattoli, le donne si sono ingegnate per catturare sapori che le verdure invernali (di serra) non avranno mai.
Scegliere accuratamente i frutti della terra è il primo passo e ingrediente fondamentale per la buona riuscita nella conservazione, il resto è solo questione di ricette più o meno semplici per esaltare e conservare i sapori.
Le prime settimane di Settembre sono il periodo ideale, le giornate di sole sono più tiepide e ci offrono i frutti della terra più sodi, ideali per essere lavorati con olio o aceto e mantenere la loro fragranza. Inoltre per alcune preparazioni è necessaria la cottura, e la temperatura mite di questo periodo ci alleggerirà il lavoro.
E quando in Autunno inoltrato o al cenone di Natale aprirete i vostri barattoli, un soffio d'estate pervaderà le vostre tavole... che soddisfazione!
Naturalmente questi piccoli scrigni di sapore possono anche diventare dei doni gustosi per amici e parenti, basterà arricchirli decorando i barattoli con ritagli di stoffa ed etichette personalizzate e magari confezionare piccoli cestini aggiungendo grissini aromatizzati, aceto balsamico, olio di oliva o marmellate. Nessun dono sarà più gradito, con una sola eccezione, assicuratevi che il destinatario non abbia deciso di iniziare una dieta, il regalo si trasformerebbe in una sottile tortura!
Demetra


Demetra è vero catturare i profumi e i colori dell’estate in barattolo è davvero poetico oltre che una pratica naturale e salutare. Guardando queste splendide e luminose immagini scattate da Flora (bravissima! altre sue foto qui ) mi sono tornati alla mente alcuni ricordi della mia infanzia. L’estate ero solita trascorrerla in un paesino fuori città, allora da quelle parti la vita era davvero ancora molto agreste. Mia mamma e mia nonna, contagiate dalle vicine di casa campagnole residenti lì tutto l’anno, seguivano i loro consigli culinari invogliate anche dall’ottima qualità dei prodotti degli orti circostanti. La casa era un tripudio di profumi: dalla fragranza dei peperoni appena tagliati, all’essenza del bosco sprigionata dai funghi porcini appena lavati, all’acetoso profumo arricchito dalle spezie che esalava dai pentoloni sul fuoco. Io osservavo ogni piccolo dettaglio della lavorazione con l'acquolina in bocca. È ancora tutto registrato nella mia mente. Che leccornie peperoni in agrodolce e funghi sotto olio!
Artemide
Ed eccoci arrivati al momento dei consigli per conservare questi ortaggi al meglio e in bio-mode.
_ Sterilizzate bene i barattoli vuoti facendoli bollire per qualche minuto.
_ Lavate bene prima le verdure, meglio se con Bicarbonato di Sodio.
_ Se preparerete dei sottolii, usate sempre del buon Olio Extravergine d'Oliva, ma che non sia di quelli dal gusto troppo forte.
_ Bisognerebbe scottare le verdure nell'Aceto, prima di deporle nel barattolo di vetro, e poi asciugarle con cura.
_ Pressatele bene, in modo da non lasciare spazi vuoti.
_ Coprite bene con l'olio tutte le verdure e lasciate un bello strato d'olio in superficie.
_ Riponete i barattoli chiusi in zone asciutte della casa, meglio se in cantina.
Flora


Amiche che tempismo! Questo post arriva a pennello!
Ho una cena improvvisata per questa sera. Come non averci pensato prima.
Voilà… gli antipasti sono belli che serviti.
Con le vostre gustosissime e coloratissime conserve che mi avete regalato farò un bel figurone. Non mi resta che sistemarle in una bella antipastiera e parte del problema è risolto.
Anzi… aspetto presto la nuova produzione!
Minerva

 “Con questo post partecipo al Linky Party by Topogina



mercoledì 18 settembre 2013

Insieme fino all'ultimo...

Io e Artemide siamo fresche di un'esperienza intensissima che desideriamo condividere con voi. La morte della mia gatta Martina, avvenuta sabato 14 Settembre.
Artemide aveva perso la sua Trilli due anni fa e la sua e la mia esperienza di accompagnamento alla morte ci ha fatto fare molte riflessioni.
Sappiamo che l'argomento è delicato, ma sappiamo anche che arriverà a chi ha il cuore aperto per poter comprendere e accettare.

martedì 10 settembre 2013

Naturalmente noi...

Ci sono riti, che hanno il potere di rigenerarci, di risvegliare il corpo e di ritemprare la mente.

Spesso per fretta o per comodità ci convinciamo di non averne bisogno, ma se ci fermiamo a immaginare cosa ci rilasserebbe dopo una dura giornata di lavoro o dopo un forte stress emotivo, ecco che alla mente giunge quell'immagine: l'acqua che scorre e il profumo inebriante di essenze catturate nelle forme più svariate saponi, oli, sfere effervescenti.
Demetra

cara Demetra, lo sapevo che ti avrebbe catturata questo argomento! A guardarti sembri una silfide uscita da un quadro preraffaellita... A bagno nei torrenti dei boschi... Immersa fra foglie e canti di uccellini... :-)
Flora

È vero Demetra ogni piccolo momento dedicato alla cura del nostro corpo è come una meditazione che arricchisce cuore e anima, porta calma nella nostra mente ed energia buona e nuova in noi per recuperare i giusti equilibri psicofisici
Artemide

Andiamo a rovistare nei cassetti della nonna e riscopriamo i vecchi asciugamani in lino, canapa, tutti ricamati, con frange e a nido d'ape. Usiamoli davvero! Riviviamo in qualche gesto quelle epoche senza materiali sintetici e coloranti artificiali...
Flora

Non esistono donne brutte, esistono solo donne pigre
diceva Helena Rubinstein. Niente di più vero e vorrei aggiungere che non sono necessari grandi investimenti dal punto di vista economico e neanche di tempo... e quello bisogna trovarlo, rubatelo dove potete tra i vostri mille impegni, ma trovatelo... è un gesto d'amore verso noi stesse ma anche verso chi amiamo.
Demetra

Basta poco per trasformare il vostro bagno in un hammam, in una SPA casalinga: un'ora alla settimana, un guanto di crine, un sapone nero emoliente e idratante, candele profumate nelle vostre essenze preferite, incenso, oli essenziali per massaggi, chiudete tutto e tutti fuori dalla porta del bagno e sarà come essere a MARRAKECH...
Demetra

I migliori rimedi contro la depressione sono le buone azioni e dei bagni caldi
Dodie Smith, Ho un castello nel cuore.

Qualche piccola ricetta per il bagno, suggerita da una mia cara amica vegana, economica e naturale!
ammorbidente: aggiungere all'acqua della vasca un sacchetto contenente una manciata di crusca;
disinfiammante e rinfrescante: sciogliere 500 g. di amido di riso o mais nella vasca
calmanteaggiungere all'acqua della vasca un infuso di camomilla o menta;
rilassante: aggiungere all'acqua della vasca una manciata di foglie di alloro;
ristoratore: aggiungere all'acqua della vasca sale marino integrale.
Buon bagno!
Artemide


In commercio si trovano a prezzi accessibilissimi, saponi naturali nelle essenze più svariate; gli oli dopo bagno potete prepararli in casa aggiungendo al classico olio di mandorle dolci (non profumato in vendita in farmacia) qualche goccia di olio essenziale nella vostra profumazione preferita: lavanda, menta, rosa canina, vaniglia, camomilla, tè verde, tè bianco... andate in erboristeria, l'unico inconveniente potrebbe essere l'imbarazzo nella scelta!
Demetra

Dobbiamo riappropriarci del nostro tempo per questi riti, la doccia di corsa non rilassa, certo ci si lava, ma purificarsi è ben altra cosa...
Demetra

Quando si sta nella vasca da bagno è obbligatorio il silenzio. Quindi niente tivù o radio o altri rumori del genere. Chi vuole lavarsi in fretta (e consumare meno acqua) si faccia la doccia.
(Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista.)

Grazie De Crescenzo! Evviva la vasca da bagno non ne potrei fare a meno, anche quando ho poco tempo cinque minuti in ammollo e silenzio sono preziosissimi. Immagino sempre i vecchi film western, quelle grandi tinozze davanti ai camini scoppiettanti e chi versava le brocche di acqua calda e fredda fino alla temperature gradita ; ))) ora ci sono vasche meravigliose con rubinetterie che ripropongono i getti di una cascata, quanti progressi... 
Artemide

Se poi riusciamo a sfruttare anche qualche giornata di sole di questo Settembre, e stare ancora all'aperto... Se abbiamo un giardino o un terrazzo, riempiamo anche solo una bacinella, con dei sali profumati e tuffiamoci dentro i piedi!
Circondiamoci delle fioriture del momento, come questi Aster lilla... La spugna marina naturale, che morbidezza!
Flora
Non scenderò non voglio vederlo quel tipo tanto peggio se scandalo oh come sto bene nel mio bagno è troppo caldo lo adoro trallallà... 
(da Albert Cohen, Bella del Signore, Ariane nella vasca da bagno)

... e se il bagno caldo fosse all'aperto e nel bel mezzo della campagna? ... quale altro miglior modo di allontanarsi da ogni stress e rilassarsi nella maniera più assoluta.
Lasciatemelo raccontare care amiche. Nel mio errare da camperista ho conosciuto un posticino sperduto nella campagna toscana: si tratta delle cascatelle di Saturnia. Un luogo campestre in cui l'acqua sulfurea sgorga naturalmente e scorre in mezzo ai campi. Pare che il contadino, proprietario di questo terreno, non voglia venderlo e ha lasciato a disposizione di TUTTI udite udite... GRATUITAMENTE questo meraviglioso posticino. È difficile da descrivere la meravigliosa sensazione di fare un bagno a Novembre e durante la notte, nel buio più assoluto! È da provare, finché dura... altrimenti ci sono gli stabilimenti termali, ma questa è un'altra storia!
Minerva

 “Con questo post partecipo al Linky Party by Topogina


mercoledì 4 settembre 2013

Pollice verde e Pranoterapia nel libro di Maria Luisa Giordano

 Sono incappata in questo libro questa Estate: L'uomo che si fa Medicina di Maria Luisa Giordano.
Mi chiamava da una vetrina... prendimi prendimi! Ero un po' attratta anche dal sottotitolo: La mia esperienza di pranoterapeuta e gli insegnamenti di Rol.
Due chiacchiere con la signora del negozio, l'autrice aveva tenuto una presentazione pochi mesi prima proprio lì... non chiesi altro, il libro era già mio.
 Quanta ricchezza in questo libro! Un testo che può ispirare chi vuole considerare la Pranoterapia come cura per se stesso. Oppure per chi ha sempre sospettato di avere quel qualcosa in più nelle mani e vuole approfondire... Ma non solo! Ho trovato qui raggruppati tanti pensieri che ultimamente mi capita di leggere in diversi autori.


Siamo noi a essere responsabili del nostro stato di salute: esso è il risultato del nostro modo di pensare, dunque di quello che siamo. Siamo responsabili dei nostri pensieri, dobbiamo cancellare le parole di collera e i nostri gesti di rabbia che feriscono e fanno soffrire. Proviamo a far nascere in noi la pace, e allora solamente propagheremo la pace e la luce intorno a noi.

Tra le varie citazioni di Gustavo Rol, parole che aveva rivolto all'autrice:
E ancora ricordati che la spontaneità è il principio di attività del Tao: la spontaneità dovrebbe caratterizzare tutte le azioni umane.

L'amore di sé significa non tradirsi, vivere secondo la propria verità: solo così è possibile amare gli altri.
Un capitolo tutto dedicato a Goethe e le sue riflessioni sulla Pranoterapia e sul magnetismo vitale:
... La forza magnetica dell'uomo si estende a tutti gli uomini, agli animali e alle piante. Sì, l'uomo non sa chi è, tanto meno cosa possiede e cosa è in grado di fare, per questo motivo è così misero, impotente e inetto.

E poi tanti casi clinici. Maria Luisa Giordano aveva lavorato per vent'anni imponendo le sue mani ai pazienti presso la clinica Cellini di Torino.
Viene descritto il metodo e il processo secondo il quale la Pranoterapia agisce sul corpo e sull'anima. Vengono anche date le indicazioni per capire se si possiede questo dono.
Tutti noi possediamo in parte la capacità bioterapeutica ma solo alcuni sono in grado di donarla agli altri.

Ma eccoci alla chicca di questo libro, che interessa noi pollici verdi.
L'energia bioradiante può agire anche sui vegetali, spiega la Giordano. Ci sono tante spiegazioni dietro alla definizione di pollice verde. Dopo varie sperimentazioni si è osservato che spesso non è solo l'amore e la passione per queste creature, ma proprio un'energia particolare che scaturisce da alcune persone.
Spesso si sente dire che dietro al giardino più bello non sempre c'è tutta quella fatica e quell'impegno che ci si può immaginare. Magari ci troviamo davanti ad un giardiniere ignaro delle sue capacità. Le sue piante però lo sanno!

Un esperimento suggerito nel libro per scoprire se si possiede questo fluido bioradiante:
Si comprano dei semi selezionati di frumento o di mais.
Si riempiono due vasi di terriccio. Su un vaso si segna con un pennarello la lettera T, che significa trattato, e sull'altro NT cioè non trattato.
Si dividono poi i semi in parti uguali. Una parte va tenuta per circa mezz'ora nel palmo della mano radiante (quella più calda, in genere la destra) chiusa a pugno. L'altra parte di semi non deve essere assolutamente toccata. Si semina e va spruzzata la stessa quantità di acqua su entrambi i vasi.
Se si possiede una potenzialità bioradiante, i semi del vaso T germoglieranno alcuni giorni prima dei semi nel vaso NT.
Io ancora non ho provato, ma vi farò sapere...

Flora