Finalmente mi sono decisa a rinvasare i miei due
Trachelospermum Jasminoides!
Dimoravano nello stesso vaso da circa 7 anni, ma
considerata la loro crescita rapida e vigorosa è decisamente troppo tempo.
Quindi non fate come me! Visto che anche estrarli dai vasi è stato un lavoro da
braccio di ferro... In più le piante mostravano segni di sofferenza ed erano
poco rigogliose.
Per il mio terrazzo utilizzo quasi solo
vasi di resina. Nonostante non se ne parli sempre bene, dopo tanti anni ho
potuto apprezzarne i vantaggi, considerando che abito a Torino.
Durante l'Inverno svolgono una perfetta azione
protettiva contro il gelo, e d'estate trattengono decentemente l'umidità del
terriccio, visto che i terrazzi si surriscaldano rispetto ad un
giardino...
Se volete potete dipingerli con buoni risultati,
con pittura ad acqua. Io prima o poi li farò Verde Salvia!
Ho scelto di usare uno strato di Tessuto non
tessuto per riparare i fori del vaso dalla fuoriuscita di terriccio. Poi ho
versato uno strato di qualche centimetro di Argilla Espansa per favorire il
drenaggio.
Non dimentichiamo che il marciume radicale è fra
le prime cause di morte delle piante in vaso, quindi è indispensabile
usarla.
Dopodiché ho aggiunto il mio terriccio nuovo. Ne
ho scelto uno miscelato con Perlite che rende il terriccio meno compatto e più
leggero.
Ecco cosa è uscito dal vecchio vaso... Una sagoma identica all'interno del vaso, con tutto il pane di terra
accorpato allo strato di argilla, duro come un mattone, mai più!!!
Unica soluzione in questo caso, tagliare via di
netto delle vere e proprie fette di zolla. Non abbiate timore può sembrare
crudele ma è l'unica maniera per ovviare allo scempio. È consigliabile usare un
coltello affilato e ben pulito, ma qui non bastava e quindi ecco un bel seghetto
da legno in azione.
Tagliamo via lo strato con l'argilla vecchia
prima di tutto.
Poi
ho eliminato anche 4 parti di zolla laterali. Purtroppo non ho potuto proseguire
con il districamento delle radici, come si dovrebbe fare, perché erano davvero
troppo compatte. Però da quelle "fette" eliminate, spunteranno radichette
capillari nuove che daranno nuova vita alla pianta.
Non resta che inserire la pianta
nel nuovo vaso. Ricordate di prepararlo prima, in modo che la zolla rimanga meno
tempo possibile fuori dal vaso per non disidratarsi troppo. Se potete, evitate di
fare queste operazioni in giornate di vento o troppo asciutte.
Infine bagnate abbondantemente fino a vedere uscire l'acqua da sotto il vaso.
Infine bagnate abbondantemente fino a vedere uscire l'acqua da sotto il vaso.
Ora la zolla è ben ridotta e avrà spazio per
produrre nuove radici e ricevere nuova vitalità!
Per i prossimi 3 o 4 anni almeno... Non di
più!
Buon lavoro!
A presto
Flora
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