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sabato 24 gennaio 2015

Camellia Japonica fiorita in Inverno. Tutto può accadere

È già da un mese che succede e lo spettacolo non si arresta.
Credevo si limitassero ad aprire un fiore o due, e invece le mie due camellie sul terrazzo stanno facendo Primavera. Potrebbe nevicare a Torino in questo periodo, e invece abbiamo continue giornate di sole e temperature poco invernali.


Ho smesso di giudicare la Natura. È lei che decide, io posso solo accettare.
Dai per scontato che a un certo punto debba arrivare una cosa, e invece ne arriva un'altra, totalmente inaspettata. Ed è a quel punto che ti rendi conto della fortuna.


Questa elegante sempreverde dalla fioritura vistosa, predilige terreni acidi e patisce i ristagni delle annaffiature, quindi attenzione nella coltivazione in vaso.
Pare che sia fra le piante con maggiore capacità di assorbire sostanze nocive dell'aria.
La varietà Sinensis è quella da cui si ricava il tè, quelle di queste foto sono Camellia Japonica.
Se l'Inverno è rigido, con temperature sotto lo zero conviene proteggerle in serra fredda. La posizione che preferiscono è molto luminosa ma poco soleggiata, tranne che per la Camellia Sasanqua a fioritura invernale, che non patisce i raggi del sole.
La crescita è piuttosto lenta quindi è consigliata la coltivazione in vaso, anche per poterle spostare quando è necessario.


Possono sbocciare amicizie e amori inaspettati. Possono accadere cose a cui non avevamo pensato.
Possono avverarsi desideri a cui avevamo rinunciato. Possono saltare all'aria progetti su cui contavamo e aprirsi strade totalmente nuove.
Se ci stacchiamo da quello che aspettavamo, se accogliamo il nuovo e ci apriamo al cambiamento, se lasciamo fluire senza ostacolare niente. Allora ci accorgiamo che il disegno era proprio giusto per noi.


Tutto può accadere se un dio usa le sue arti.
Sofocle



Flora




mercoledì 7 gennaio 2015

Lampada da parete con corteccia. La Natura dentro casa


La Natura non fa nulla invano
Aristotele

Da due anni e mezzo io e il mio compagno abitiamo in questa casa piccina piccina, e mancavano ancora diversi punti luce. Quindi filo penzoloni con lampadina attaccata.
E potevo comprare dei normali faretti in un normale centro del faidate? Certo che no!
Così ho atteso, senza pormi il problema, fino a quando le idee sono arrivate. Una si trova nel post appena precedente a questo. La terza idea mancante invece la realizzerò più avanti, quando avrò convinto ancora una volta Maurizio che quella lampada è cosa buona e giusta.

Questa è così semplice da poter tranquillamente dire, che non l'ho fatta io, l'ha fatta la Natura. Io le ho solo dato senso e collocazione.
Possedevo questa corteccia da anni nel magazzino del mio studio fotografico, piena di polvere e inutilizzata. Così ho pensato di applicare dietro delle striscioline di luce a led, e appenderla alla parete.

La luce che ne risulta è molto d'atmosfera, molto diffusa, di sicuro non della quantità per illuminare un'intera stanza. 
Per la parte elettrica ho avuto bisogno dell'aiuto del mio super ometto. Senza di lui le mie idee rimarrebbero a frullare solo nella mia testa. Abbiamo applicato le strisce led con dei punti di silicone, abbiamo messo dell'adesivo di carta ma solo per il tempo di asciugatura del silicone.
Avevo pretrattato la corteccia, dopo averla spennellata con pennellino morbido per eliminare la polvere dei secoli. Ho passato due strati di colla Vinavil mescolata ad acqua, in modo da fissare le piccole parti della corteccia che tendevano a staccarsi e per formare una pellicola protettiva.

Il mio socio è solito raccogliere in Natura, residui di piante e tutto ciò che di bello possiamo portarci a casa senza rubare niente, limitandosi a piccole cose.

Ogni cosa che puoi immaginare
la Natura l'ha già creata.
Albert Einstein

Un abbraccio luminoso
Flora




venerdì 2 gennaio 2015

Ikea sì, ma personalizzato. Lampada da parete con decoupage di foglie

Mi piaceva molto l'idea semplice ma d'atmosfera della lampada Gyllen di Ikea.
Però mi seccava averne una con la decorazione di serie. Così tempo fa comprai solo la struttura della lampada, per fortuna i vetri decorati da applicare li vendono separati, in modo da poter scegliere la fantasia che più piace.
Così mi sono fatta tagliare dal vetraio un vetro su misura, molato ai lati con semplice carta vetrata e poi sono andata a ripescare la mia collezione di foglie essiccate, di cui avevo già parlato in un post l'anno scorso.

È così triste massificarsi, quando basta poco per personalizzare gli oggetti per la nostra casa.
Ognuno di noi è unico fra miliardi di persone, nessuno ha la nostra stessa faccia, perchè dobbiamo avere la stessa lampada?

L'idea del decoupage con le foglie essiccate è già vista e stravista, però è molto d'effetto e decisamente facile e veloce da realizzare.
Ve la riassumo in breve. 
Le foglie vanno fatte essiccare come prima cosa, io l'ho fatto disponendole fra fogli di giornale e poi impilate con dei pesi sopra, per esempio dei libri. Dopo un po' di settimane saranno ben essiccate e appiattite. Per il decoupage sul vetro bastano: 
una colla vinilica
un pennello
un foglio di carta di riso oppure carta velina
della vernice trasparente protettiva.

Si mescola la colla con l'acqua (50 e 50) e con il pennello si stende un primo strato sul vetro.
È bene decidere prima quali e quante foglie applicare e anche la disposizione che si desidera.
Io ho scelto foglie di Liriodendron (Albero del Tulipano), Parthenocissus (Vite Canadese) e Celtis Australis (Bagolaro).
Poi si dispongono le foglie sul vetro e si distribuisce un altro strato generoso di colla sulle foglie e sul vetro. Di seguito si applica il foglio di carta di riso, che abbiamo tagliato prima a misura, lo si fa aderire bene sulle foglie e sul vetro e si spennella ancora uno strato di colla sopra la carta.
Si fa asciugare il tutto lontano dai gatti neri assistenti, perchè a loro piace cianfurgnare con le zampette sul nostro lavoro e lasciare la loro firma. Bisogna far loro capire che gli artisti siamo noi e se vogliamo una firma sarà solo la nostra.

Ogni essere umano è unico
il problema della superiorità o inferiorità non esiste.
Non sto dicendo che tutti sono uguali.
Nessuno è superiore o inferiore, ma nessuno è nemmeno uguale.
La gente è semplicemente unica e incomparabile.
Tu sei tu e io sono io.
Io devo contribuire con il mio potenziale alla vita, tu con il tuo.
Io devo scoprire il mio essere, tu il tuo.
Osho, La Via del Cuore


Dimenticavo che, quando tutto sarà ben asciutto rimane da stendere un velo di vernice protettiva trasparente. Se volete vedere altre idee da realizzare con l'aiuto delle foglie secche eccone un'altra e un'altra ancora
Spero di avervi ispirato.
Flora




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