In realtà non sono proprio una novità, siamo già in tanti ad utilizzare contenitori di recupero come sottovasi o vasi stessi per le nostre piante.
Basta andare per mercatini delle pulci e sbizzarrirsi con la fantasia. Ovviamente gli abbinamenti vanno a gusto, io ve ne propongo alcuni.
I primi due sono delle vecchie zuppiere, una in alluminio e una in acciaio. Ospitano Sedum Sieboldi detto anche Teresina, e Tradescantia Zebrina.
Un vecchio pestello in marmo ospita invece, Echeveria Gibbiflora Metallica. Un sasso che mi è stato portato dal Mar Baltico si abbina bene col colore della pianta.
Lewisia Cotyledon, l'ho sistemata in una teiera di alluminio di inizio '900. Quest'anno purtroppo non è fiorita, speriamo nel prossimo...Ed in un bel pitale di ceramica, si adagia prostrato un pre-bonsai di Juniperus Procumbens Glauca.
Ed ora il pezzo forte! Non mi dite che è "stitico" perché sono già due anni che fà l'eroe in quel di Torino... Il Cappero! Capparis Spinosa.
Non so se diventerà mai bello e prostrato come quelli del Sud, per ora da me è bello e impossibile...
Lo sostiene, appeso alla parete, una gavetta (o baracchino) porta vivande in alluminio, dell'esercito della Seconda Guerra Mondiale.
Come divertirsi a cambiare connotazione alla cose, rendendole utili :-)
Divertitevi anche voi a trovarne di nuovi.
Flora