Se siamo diventati improvvisamente brutti, e succede anche questo! Se il nostro aspetto esteriore è logoro, non ci piacciamo, niente ci sta bene addosso… È arrivato il momento di chiedersi cosa c'è che non va. Se il nostro aspetto non è in armonia, anche quello che stiamo vivendo non lo è.
Allora dobbiamo prendere il coraggio di cambiare.
Resettare buona parte della nostra vita, cambiare anche le persone da frequentare!
Nulla cambia se manteniamo tutto com'è. Tutto può rinascere se ci liberiamo del vecchio.
Tutto questo, suggerito dalle mie logore Phalaenopsis.
Mi avevano deliziata di fioriture stupende per alcuni anni, e poi è giunto il momento di dimostrami che il rinvaso era necessario. Le fioriture sempre più scarne e l'aspetto delle foglie sempre più sofferente.
Non sono apprensiva con le mie piante, ma difficilmente ne faccio morire qualcuna per trascuratezza. Solo a volte un po' di pigrizia mi trattiene dall'intervenire subito, ma le mia piante lo sanno e aspettano fiduciose.
Le orchidee da rinvasare
Quali sono i segnali che ci suggeriscono il rinvaso delle Orchidee?
Oltre all'aspetto generale della pianta, dopo qualche anno il vaso si riempie di radici fino a farle soffocare o se troppo bagnate anche a marcire. Lo si può verificare con facilità visto che il vaso è sempre trasparente. Essendo le orchidee delle piante epifite, cioè che non hanno le radici conficcate nel terreno ma adagiate su altre piante, amano la luce e l'aria anche sulle radici.
Un altro segno è il terriccio, di solito torboso o meglio ancora formato da corteccia, che non l'andare del tempo diventa una poltiglia e non è più in grado di aerare le radici.
La pianta liberata dalle radici vecchie e la pianta appena svasata
Una volta sfilata la pianta dal vaso, si noteranno subito le radici asfittiche o marce, spesso sono nere e rinsecchite. Vanno rimosse con forbici affilate, spesso i manuali dicono che andrebbero disinfettate, ma io non disinfetto mai nulla, ho fiducia nei batteri buoni, mi limito a tenere gli attrezzi puliti.
Bisogna usare un po' di delicatezza perché le radice buone si spezzano facilmente.
Si può riutilizzare lo stesso vaso, anzi meglio non usarne uno più grande visto che le radici nuove saranno pochine, basta lavare bene quello che abbiamo.
Quindi usare del terriccio per orchidee, esistono dei composti già pronti, meglio utilizzare quelli, e rinvasare la pianta cercando di inserire più radici possibile nel vaso, ma inevitabilmente qualcuna rimarrà fuori, e va bene così.
I manuali dicono di non innaffiare le orchidee subito dopo il rinvaso, per dar modo ai tagli di cicatrizzarsi. Io ho guardato le piante e ho sentito di doverle bagnare, credo che la stagione in cui si rinvasa sia da tenere in considerazione.
Ricordarsi di far defluire bene l'acqua dopo ogni bagnata, le orchidee patiscono i ristagni.
A proposito, meglio rinvasare a fioritura esaurita, di solito a inizio Estate. Qui l'Estate deve ancora iniziare, anche se siamo in pieno Luglio, quindi era perfetto!
Ecco le piante appena rinvasate, rispetto alla prima foto hanno già cambiato decisamente aspetto.
Ed è solo passata un'ora! Unico errore, non esporle al sole, io le ho lasciate giusto il tempo della foto di gruppo.
Solo un cambiamento dell'atteggiamento individuale
potrà portare con sé un rinnovamento
dello spirito delle nazioni.
Tutto comincia con l'individuo.
Carl Gustav Jung
L'amore è un'esperienza attraverso la quale
tutto il nostro essere viene rinnovato e rinfrescato
come accade alle piante quando la pioggia le bagna dopo la siccità.
Bertrand Russell
Con rinnovato affetto
Flora