Bene la prima settimana… Poi lo adocchia dal basso. La seconda settimana sale sulla sedia e lo punta per qualche giorno. Ultima fase, studiare come accedere a quella credenza dove si trova quella scatola luminosa con quei puntini colorati che si muovono. Questa fase è stata la più corta...
Gatto e acquario un binomio da evitare come la peste? Niente affatto. Mentre vi scrivo, Giulio é accoccolato su quella credenza, fianco a fianco con l'acquario, come dire, ormai mi sono affezionato a te, sei il mio mondo da esplorare non voglio perdermi un solo minuto neanche quando dormo...
I primi giorni sono rimasta a sorvegliare. Questo acquario é senza coperchio, non avrei voluto trovarmi i pesci spatarati sul pavimento esanimi... Ma Giulio si arrampicava sulla superficie solo per capire di cosa si trattasse, ha sfiorato l'acqua col musetto, ha dato una leccatina e poi ha deciso che fosse molto più interessante attraverso il vetro. Così da allora frequenta spesso la credenza e fissa i pesci per interminabili minuti, fa piccoli agguati al vetro, ci sbatte il cranietto contro.
Gesù ha ripetuto molte volte:
"Solo coloro che sono simili ai bambini
saranno in grado di entrare nel regno di Dio".
Cosa vuol dire? Cosa intende con "simili ai bambini"?
Si riferisce al senso di stupore.
I bambini rimangono sempre col senso di meraviglia.
Il senso di meraviglia è rimanere con occhi stupiti
con un cuore colmo di stupore
in cui non si affaccia nessuna domanda.
Credo che un micio che vive in appartamento con noi, abbia bisogno di stimoli per non annoiarsi.
Il suo ambiente naturale sarebbe ricco di sollecitazioni, di meandri sempre nuovi da esplorare. Mentre chiuso in quattro mura è al sicuro, lontano dai pericoli, ma chi pensa alla sua felicità?
Giulio è un micio esagitato, ha un anno di vita, è esuberante come pochi, argento vivo impellicciato.
L'acquario lo ipnotizza, lo distoglie dalle corse all'impazzata con sgommate in curva, forse il suo angolo di meditazione. O semplicemente gli ripropone in piccola scala le lunghe e pazienti attese di caccia in natura.
Mai fornirgli una canna da pesca però. Meglio non sappia che esiste...
Chi vive in costante meraviglia é un individuo religioso,
lo stupore è la sua casa,
non ha fretta di distruggerla.
Ed é così che perviene a conoscere
non la risposta, ma il mistero che lo circonda.
Il mistero non è una risposta.
Solo quando smetti di interrogarti
ti trovi faccia a faccia col mistero.
Il senso di meraviglia conduce al mistero,
il tuo senso di stupore cresce giorno per giorno sempre più
e la vita intera diventa un'avventura misteriosa.
Se potete, lasciate più liberi possibile i vostri gatti di giocare e correre all'impazzata. Io sto cercando di farlo malgrado qualche piccolo danno qua e là. Ma sta a noi organizzare la casa in modo che non succeda. Lui, il micio cosa ne sa di mobili intonsi e stoffe integre, nella sua memoria genetica ci sono cortecce e prati.
Il nostro senso di meraviglia rimane integro come quello dei bambini, anche da adulti, se da piccoli non abbiamo subito troppi no questo non si fa, lì non si va, questo non si tocca.
Il confine con l'educazione è sottile lo so, ma possiamo imparare a riconoscerlo.
Soffermarsi a contemplare una cosa scontata ai più.
Osservare da vicino una foglia, cercare di immaginare cosa c'è dentro una gemma
Cercare ancora le figure nelle nuvole
Osservare i nostri passi per vedere se i piedi a sentirsi osservati sgarrano
Meravigliarsi alla milionesima giornata di sole della propria vita come se fosse la prima
Scegliere un pezzo del nostro corpo e stupirsi che sia nostro per quanto è bello.
E non farsi mai domande. Laddove interviene il pensiero sparisce il mistero.
Flora
Osho - TAO, discorsi sul TAO-TE-CHING di LAO TZU